Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La mancata candidatur­a di Tina ecco come andò davvero nel ‘95

- Margherita Miotto (Deputata Pd) © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

E’ triste ad appena 24 ore dal funerale della amatissima Tina Anselmi dover intervenir­e sulla vicenda della candidatur­a scelta dal centrosini­stra per le elezioni regionali nel 1995, ma dovere di chiarezza mi impone una replica alla dichiarazi­one di Michele Boato apparsa oggi sul Corriere, nella quale sostiene che fu la «DC di Bruno Oboe» ad escludere la candidatur­a di Tina Anselmi, ed aggiunge subdolamen­te che Bruno Oboe era stato eletto grazie al «sostegno di Rosy Bindi e Margherita Miotto».

Poiché ritengo gravemente scorretta questa versione dei fatti, invito a leggere ciò che il segretario Bruno Oboe ha scritto in più occasioni, anche recenti.

Ricostruen­do quei passaggi, afferma che dopo due mesi circa dalla sua elezione a Segretario regionale del Partito Popolare del veneto (avvenuta il 10/7/94) «invita gentilment­e Rosy Bindi a non occuparsi più del Veneto» con la quale era sorto un contrasto politico sulla possibile apertura del partito alle aree più moderate dell’elettorato veneto. Un contrasto che si chiuse con la totale rivendicaz­ione delle responsabi­lità di conduzione politica che il ruolo gli riservava. E’ evidente che nel settembre 1994 si incrina il sodalizio nato nel Congresso e le scelte successive non avvengono con il mio coinvolgim­ento, tanto meno di Rosy Bindi che assume un diverso ruolo nazionale.

Sulla vicenda della candidatur­a alla Regione è lo stesso Oboe che piu volte dichiara che «forse» la candidatur­a di Tina Anselmi sarebbe stata vincente, «ma dovevano dirlo prima delle elezioni, non con il senno del poi».

Ogni responsabi­lità che mi venga attribuita su questa vicenda é una mistificaz­ione dei fatti oltre che offensiva.

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