Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Grinta, talento e voglia: una «legge dell’ex» ci vorrebbe nella vita N
on capita ogni maledetta domenica ma ogni tanto succede: anzi, succede più spesso di quanto razionalità vorrebbe. La chiamano «legge dell’ex» ma, di fatto, ha la valenza di un rito scaramantico. Andate a dirlo, però, a Walter De Raffaele, coach della Reyer Venezia che, domenica sera, è incappata in una sconfitta tanto amara quanto, a dire il vero, inattesa. All’Adriatic Arena di Pesaro è finita 84-78 con una partita scappata e ripresa almeno cinque volte. Protagonista assoluto della giornata, un veneziano. Un veneziano in maglia Vuelle, però: Marco Ceron, 24 anni, di mestiere guardia tiratrice. Appartiene alla Reyer, con cui ha giocato un paio di stagioni tra A2 e serie A, si è fatto le ossa nella serie minori e da tre stagioni difende i colori della gloriosissima Pesaro. Domenica ha calato nel cesto 23 punti con una prestazione monstre: 1/1 da due, 5/7 da tre, 6/6 ai liberi. Il suo high in carriera in serie A, una partita che ha segnato la svolta per i marchigiani, in serie negativa da quattro turni prima di affrontare la Reyer. Lui, in sostanza, il giustiziere degli orogranata, la «legge dell’ex» ha colpito ancora. «Come ho preparato questa partita? Andando ogni giorno in palestra un’ora prima a tirare e fermandomi un’ora dopo, sempre a tirare. Dal lunedì al sabato». Una spiegazione semplice come respirare ma efficace. Molto efficace. A dire che per un atleta le motivazioni, a volte, sono tutto. Scatta una molla dentro la testa che ti spinge a tirare fuori il meglio del meglio del tuo bagaglio tecnico. Una molla che, spesso, neppure psicologi dello sport e mental coach riescono a sbloccare. Lo sa Ceron e lo sa Gianluca Litteri, attaccante del Cittadella in serie B, che ha castigato in due giornate consecutive Latina e Salernitana, sue ex squadre. Lo sa Nicola Pasini, difensore del Bassano che, nel derby a Venezia, ha trovato il gol del pareggio: non proprio la specialità della casa. Motivazioni, voglia di riscatto, desiderio di dimostrare quanto vali, quanto tu hai sempre saputo di valere. Allenamenti, tecniche, tattiche, schemi, video. Ma quanto conta, invece, la testa? Sì, ci vorrebbe una «legge dell’ex» anche nella vita di tutti i giorni.