Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Grinta, talento e voglia: una «legge dell’ex» ci vorrebbe nella vita N

- di Daniele Rea

on capita ogni maledetta domenica ma ogni tanto succede: anzi, succede più spesso di quanto razionalit­à vorrebbe. La chiamano «legge dell’ex» ma, di fatto, ha la valenza di un rito scaramanti­co. Andate a dirlo, però, a Walter De Raffaele, coach della Reyer Venezia che, domenica sera, è incappata in una sconfitta tanto amara quanto, a dire il vero, inattesa. All’Adriatic Arena di Pesaro è finita 84-78 con una partita scappata e ripresa almeno cinque volte. Protagonis­ta assoluto della giornata, un veneziano. Un veneziano in maglia Vuelle, però: Marco Ceron, 24 anni, di mestiere guardia tiratrice. Appartiene alla Reyer, con cui ha giocato un paio di stagioni tra A2 e serie A, si è fatto le ossa nella serie minori e da tre stagioni difende i colori della gloriosiss­ima Pesaro. Domenica ha calato nel cesto 23 punti con una prestazion­e monstre: 1/1 da due, 5/7 da tre, 6/6 ai liberi. Il suo high in carriera in serie A, una partita che ha segnato la svolta per i marchigian­i, in serie negativa da quattro turni prima di affrontare la Reyer. Lui, in sostanza, il giustizier­e degli orogranata, la «legge dell’ex» ha colpito ancora. «Come ho preparato questa partita? Andando ogni giorno in palestra un’ora prima a tirare e fermandomi un’ora dopo, sempre a tirare. Dal lunedì al sabato». Una spiegazion­e semplice come respirare ma efficace. Molto efficace. A dire che per un atleta le motivazion­i, a volte, sono tutto. Scatta una molla dentro la testa che ti spinge a tirare fuori il meglio del meglio del tuo bagaglio tecnico. Una molla che, spesso, neppure psicologi dello sport e mental coach riescono a sbloccare. Lo sa Ceron e lo sa Gianluca Litteri, attaccante del Cittadella in serie B, che ha castigato in due giornate consecutiv­e Latina e Salernitan­a, sue ex squadre. Lo sa Nicola Pasini, difensore del Bassano che, nel derby a Venezia, ha trovato il gol del pareggio: non proprio la specialità della casa. Motivazion­i, voglia di riscatto, desiderio di dimostrare quanto vali, quanto tu hai sempre saputo di valere. Allenament­i, tecniche, tattiche, schemi, video. Ma quanto conta, invece, la testa? Sì, ci vorrebbe una «legge dell’ex» anche nella vita di tutti i giorni.

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