Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bitonci, duro attacco a Giordani «Si candida solo per interessi»
Il leghista contro il possibile candidato rivale Pd: uomo Despar. Lui non replica
«Leggo che un noto imprenditore vorrebbe candidarsi a sindaco per, a suo dire, il bene di Padova e dei padovani. Tutte baggianate. Per non parlare dell’accozzaglia che dovrebbe sostenerlo. La verità è che vorrebbe farlo, soprattutto, per interessi commerciali e immobiliari».
Com’era prevedibile, c’ha pensato l’ex primo cittadino Massimo Bitonci a surriscaldare la campagna elettorale in vista delle amministrative della prossima primavera. Ieri mattina infatti, incontrando i cronisti nella Sala Anziani di Palazzo Moroni (inizialmente per raccontare la sua verità sulla sentenza con cui il Tar, un paio di settimane fa, ha bocciato il suo Piano del Commercio accogliendo il ricorso della San Marco Finanziaria Spa, intenzionata a realizzare una grande struttura di vendita, alle porte della zona industriale, con dentro Bricoman e Conforama), l’ex senatore leghista ha lanciato più di qualche stoccata nei confronti di Sergio Giordani. Ovvero colui che, presidente dell’Interporto, titolare dei negozi Non Solo Sport e patron dell’ultimo Calcio Padova promosso in serie A, centrosinistra e moderati vorrebbero candidare a sindaco. Bitonci, evidenziando che la sua ex giunta non ha concesso l’insediamento di alcun nuovo centro commerciale in città («Con il Piano che il Tar ha respinto, peraltro prendendo una clamorosa cantonata, abbiamo semplicemente fatto una ricognizione dell’esistente, confermando le 14 grandi strutture di vendita già in essere o autorizzate dalle precedenti amministrazioni e negando invece l’apertura di altre 20»), è andato a pescare nel passato di Giordani: «Mi pare che, in anni non troppo lontani, sia stato consigliere delegato della Despar e che, magari, sia ancora in qualche modo legato a quel mondo – ha insinuato l’ex sindaco del Carroccio – Un mondo fatto di interessi non solo commerciali, ma anche immobiliari e di altro genere».
Quindi, in un crescendo vero e proprio, Bitonci ha aggiunto: «Nei due anni e mezzo in cui sono stato al governo del Comune, ho ricevuto enormi e continue pressioni, che ovviamente ho provveduto a denunciare alle autorità competenti, proprio da quelli della Despar per far sì – ha scandito l’ex primo cittadino – che permettessi la destinazione alimentare di un’area di loro proprietà a Padova Est (all’altezza della rotonda tra via San Marco e via Einaudi, ndr). Cosa che, naturalmente, non ho mai fatto». E ancora, con a fianco l’ex vicesindaco Eleonora Mosco e gli ex assessori Matteo Cavatton e Cinzia Rampazzo, Bitonci ha promesso: «Quando, tra qualche mese, torneremo alla guida della città, non permetteremo la costruzione di alcun nuovo centro commerciale. Con buona pace di Giordani e dei suoi amici del Pd. I quali – ha concluso il leghista – predicano in un modo e razzolano all’opposto».
Da noi contattato, malgrado la durezza delle accuse dell’ex sindaco, il presidente dell’Interporto (per inciso confermato a capo dell’ente di corso Stati Uniti proprio da Bitonci a giugno 2015) ha preferito non replicare, limitandosi a far presente che, se deciderà davvero di correre da primo cittadino, non baserà la sua campagna sullo scontro personale con gli avversari. Chiunque essi saranno.
L’affondo E sul piano del commercio: cantonata del Tar