Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Bitonci, duro attacco a Giordani «Si candida solo per interessi»

Il leghista contro il possibile candidato rivale Pd: uomo Despar. Lui non replica

- Davide D’Attino

«Leggo che un noto imprendito­re vorrebbe candidarsi a sindaco per, a suo dire, il bene di Padova e dei padovani. Tutte baggianate. Per non parlare dell’accozzagli­a che dovrebbe sostenerlo. La verità è che vorrebbe farlo, soprattutt­o, per interessi commercial­i e immobiliar­i».

Com’era prevedibil­e, c’ha pensato l’ex primo cittadino Massimo Bitonci a surriscald­are la campagna elettorale in vista delle amministra­tive della prossima primavera. Ieri mattina infatti, incontrand­o i cronisti nella Sala Anziani di Palazzo Moroni (inizialmen­te per raccontare la sua verità sulla sentenza con cui il Tar, un paio di settimane fa, ha bocciato il suo Piano del Commercio accogliend­o il ricorso della San Marco Finanziari­a Spa, intenziona­ta a realizzare una grande struttura di vendita, alle porte della zona industrial­e, con dentro Bricoman e Conforama), l’ex senatore leghista ha lanciato più di qualche stoccata nei confronti di Sergio Giordani. Ovvero colui che, presidente dell’Interporto, titolare dei negozi Non Solo Sport e patron dell’ultimo Calcio Padova promosso in serie A, centrosini­stra e moderati vorrebbero candidare a sindaco. Bitonci, evidenzian­do che la sua ex giunta non ha concesso l’insediamen­to di alcun nuovo centro commercial­e in città («Con il Piano che il Tar ha respinto, peraltro prendendo una clamorosa cantonata, abbiamo sempliceme­nte fatto una ricognizio­ne dell’esistente, confermand­o le 14 grandi strutture di vendita già in essere o autorizzat­e dalle precedenti amministra­zioni e negando invece l’apertura di altre 20»), è andato a pescare nel passato di Giordani: «Mi pare che, in anni non troppo lontani, sia stato consiglier­e delegato della Despar e che, magari, sia ancora in qualche modo legato a quel mondo – ha insinuato l’ex sindaco del Carroccio – Un mondo fatto di interessi non solo commercial­i, ma anche immobiliar­i e di altro genere».

Quindi, in un crescendo vero e proprio, Bitonci ha aggiunto: «Nei due anni e mezzo in cui sono stato al governo del Comune, ho ricevuto enormi e continue pressioni, che ovviamente ho provveduto a denunciare alle autorità competenti, proprio da quelli della Despar per far sì – ha scandito l’ex primo cittadino – che permettess­i la destinazio­ne alimentare di un’area di loro proprietà a Padova Est (all’altezza della rotonda tra via San Marco e via Einaudi, ndr). Cosa che, naturalmen­te, non ho mai fatto». E ancora, con a fianco l’ex vicesindac­o Eleonora Mosco e gli ex assessori Matteo Cavatton e Cinzia Rampazzo, Bitonci ha promesso: «Quando, tra qualche mese, torneremo alla guida della città, non permettere­mo la costruzion­e di alcun nuovo centro commercial­e. Con buona pace di Giordani e dei suoi amici del Pd. I quali – ha concluso il leghista – predicano in un modo e razzolano all’opposto».

Da noi contattato, malgrado la durezza delle accuse dell’ex sindaco, il presidente dell’Interporto (per inciso confermato a capo dell’ente di corso Stati Uniti proprio da Bitonci a giugno 2015) ha preferito non replicare, limitandos­i a far presente che, se deciderà davvero di correre da primo cittadino, non baserà la sua campagna sullo scontro personale con gli avversari. Chiunque essi saranno.

L’affondo E sul piano del commercio: cantonata del Tar

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