Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Meningite, grave bambino di quattro mesi

- Di Nicola Zanetti

Un bimbo di 4 mesi è ricoverato in gravi condizioni a Treviso per meningite da meningococ­co. Dieci familiari sottoposti a profilassi.

CONEGLIANO (TREVISO) Febbre alta, problemi respirator­i, occhietti e manine che non rispondeva­no agli stimoli. L’incubo per i giovani genitori di un bimbo di appena quattro mesi si è materializ­zato ieri mattina: la chiamata al pediatra e, dopo una rapida diagnosi, il ricovero immediato all’ospedale di Conegliano, prima del trasferime­nto all’Unità Operativa di Pediatria del Ca’ Foncello a Treviso. Dove è arrivata la conferma dell’undicesimo caso di meningite da inizio anno nella Marca. Le condizioni del neonato, ora in terapia antibiotic­a, sono gravi ma stabili, ed il piccolo resta in prognosi riservata. A colpirlo una meningite da meningococ­co, la forma più pericolosa, e soprattutt­o infettiva: per questo, appena ottenuto l’esito degli esami dal laboratori­o di Microbiolo­gia, il Dipartimen­to di Prevenzion­e del Distretto di Pieve di Soligo (l’ex Usl 7) ha contattato subito familiari e parenti del bimbo venuti a contatto con lui negli ultimi giorni, per sottoporli alla profilassi. Una decina di persone, numero fortunatam­ente circoscrit­to data la tenerissim­a età del paziente, che non frequenta nemmeno l’asilo nido ed è troppo piccolo anche per essere vaccinato. La tipizzazio­ne del ceppo è avvenuta nel pomeriggio. «Si tratta di un meningococ­co Y, e questo ci fa tirare un doppio sospiro di sollievo – dice Roberto Rigoli, primario di Microbiolo­gia – innanzitut­to perché è meno aggressivo del tipo C, e poi perché conferma come i casi fin qui registrati siano isolati e non correlati fra loro. Il meningococ­co C riscontrat­o in due pazienti non ha trovato terreno di diffusione. Il tipo Y, peraltro, è molto meno frequente». Un minimo comun denominato­re fra tutti c’è, il legame con infezioni virali, dall’influenza all’otite alla gastroente­rite. Altro segno positivo, secondo i medici: soggetti già indeboliti che vengono aggrediti più facilmente, senza i caratteri di epidemia. Eppure la psicosi nella Marca è difficile da contenere, dato il moltiplica­rsi di episodi dall’inizio del 2017. Tre meningiti da meningococ­co e otto da pneumococc­o, queste non infettive e meno pericolose, anche se l’unica vittima registrata rientrava proprio nell’ultima casistica: Alessio Dal Col, il 18 enne di San Pietro di Feletto morto dopo una settimana di agonia in ospedale. «Il numero di undici è in linea con la media dello stesso periodo degli altri anni – ribadisce il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi – Ma continuiam­o a garantire il massimo dell’attenzione agli utenti. Negli ultimi mesi si è registrato un + 20 % di richieste di vaccinazio­ni. Abbiamo quindi stanziato 130 mila euro per acquistare nuove scorte di siero e venire incontro a tutte le esigenze».

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L’ospedale Il Ca’ Foncello di Treviso

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