Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Meningite, grave bambino di quattro mesi
Un bimbo di 4 mesi è ricoverato in gravi condizioni a Treviso per meningite da meningococco. Dieci familiari sottoposti a profilassi.
CONEGLIANO (TREVISO) Febbre alta, problemi respiratori, occhietti e manine che non rispondevano agli stimoli. L’incubo per i giovani genitori di un bimbo di appena quattro mesi si è materializzato ieri mattina: la chiamata al pediatra e, dopo una rapida diagnosi, il ricovero immediato all’ospedale di Conegliano, prima del trasferimento all’Unità Operativa di Pediatria del Ca’ Foncello a Treviso. Dove è arrivata la conferma dell’undicesimo caso di meningite da inizio anno nella Marca. Le condizioni del neonato, ora in terapia antibiotica, sono gravi ma stabili, ed il piccolo resta in prognosi riservata. A colpirlo una meningite da meningococco, la forma più pericolosa, e soprattutto infettiva: per questo, appena ottenuto l’esito degli esami dal laboratorio di Microbiologia, il Dipartimento di Prevenzione del Distretto di Pieve di Soligo (l’ex Usl 7) ha contattato subito familiari e parenti del bimbo venuti a contatto con lui negli ultimi giorni, per sottoporli alla profilassi. Una decina di persone, numero fortunatamente circoscritto data la tenerissima età del paziente, che non frequenta nemmeno l’asilo nido ed è troppo piccolo anche per essere vaccinato. La tipizzazione del ceppo è avvenuta nel pomeriggio. «Si tratta di un meningococco Y, e questo ci fa tirare un doppio sospiro di sollievo – dice Roberto Rigoli, primario di Microbiologia – innanzitutto perché è meno aggressivo del tipo C, e poi perché conferma come i casi fin qui registrati siano isolati e non correlati fra loro. Il meningococco C riscontrato in due pazienti non ha trovato terreno di diffusione. Il tipo Y, peraltro, è molto meno frequente». Un minimo comun denominatore fra tutti c’è, il legame con infezioni virali, dall’influenza all’otite alla gastroenterite. Altro segno positivo, secondo i medici: soggetti già indeboliti che vengono aggrediti più facilmente, senza i caratteri di epidemia. Eppure la psicosi nella Marca è difficile da contenere, dato il moltiplicarsi di episodi dall’inizio del 2017. Tre meningiti da meningococco e otto da pneumococco, queste non infettive e meno pericolose, anche se l’unica vittima registrata rientrava proprio nell’ultima casistica: Alessio Dal Col, il 18 enne di San Pietro di Feletto morto dopo una settimana di agonia in ospedale. «Il numero di undici è in linea con la media dello stesso periodo degli altri anni – ribadisce il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi – Ma continuiamo a garantire il massimo dell’attenzione agli utenti. Negli ultimi mesi si è registrato un + 20 % di richieste di vaccinazioni. Abbiamo quindi stanziato 130 mila euro per acquistare nuove scorte di siero e venire incontro a tutte le esigenze».