Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Apre Adigeo, shopping center da record

Esordio dello shopping center un muro di folla già dal mattino Il tour de force delle hostess, le code del pomeriggio

- Dubois

VERONA Bus saturi, ristoranti stracolmi, code. Il debutto di Adigeo, fra i primi grandi centri commercial­i cittadini in Veneto, ieri si è consumato fra curiosità, sconti e file di auto che hanno creato qualche disguido in zona Sud. Ma il centro è stato promosso dai clienti: alcuni studenti hanno saltato scuola per andarci, altri hanno portato il curriculum.

VERONA «Ma tutta questa gente non dovrebbe essere a scuola o al lavoro a quest’ora?».

L’autobus della linea 61 non è mai stato così carico, soprattutt­o nelle ore fuori punta. Zaini e valigie si stringono sotto le gambe, a chi soffre di nausea non resta che guardare in alto, inspirare ad ogni apertura di sportelli e aspettare che la calca si sposti in blocco verso l’uscita. L’occhio cade sui dettagli: un curriculum mezzo sciolto dal sudore, dentro le mani di un certo Marco, un dialogo in inglese di tre signore che cercano il « big new mall». Fermata in via delle Nazioni, come previsto, un ritornello di mezzi pubblici e richiesta di informazio­ni che a Verona Sud dura tutto il giorno. Già, ma questi ragazzi non vanno a scuola? In effetti gli under 18 sono fin troppi per l’orario feriale. «La curiosità era tanta» spiega un gruppetto di un liceo cittadino, mentre una signora dell’Est, in bici, sfida le auto col rosso di fronte al Bauli per chiedere «dove si trova il nuovo centro commercial­e».

Eccolo, Adigeo. Nel suo primo giorno di apertura, dentro un trionfo di palloncini, hostess e cantanti itineranti. Alle 11 è già un quartiere popoloso: sulle alte scalinate si rannicchia la razza dei fumatori, l’effetto università rende tutto meno formale. «Sì, ma c’è troppa gente» sorride Diane, che distribuis­ce cioccolati­ni all’entrata: chi ieri ha faticato più di tutti sono loro, le hostess, insieme ai parcheggia­tori e agli addetti alla sicurezza, alcuni in pista fin dalle 5,30. «Un’ora di pausa e poi si ricomincia, stressante ma ci pagano». I sorrisi sono d’obbligo, come quello di Alda che davanti a Pittarosso ripete diligentem­ente tutta la sfilza di sconti (qui fino al 60 per cento). Già, le offerte: ieri hanno avuto il loro peso, per far durare di più l’effetto curiosità e trattenere i veronesi fra jeans e profumi. Lo dimostra il saldoblitz di metà mattinata di Alcott: tutto scontato al 50 per cento. In meno di mezz’ora si è formata una coda di settanta persone. «Non so ancora cosa prendo, ma sicurament­e troverò qualcosa» ride una madre di famiglia indiana, con al seguito figli e cugine; «Devo rinnovare tutto il guardaroba causa cambio taglia, quale migliore occasione?» aggiunge Michela, di Quinzano. In mezzo lo spazio selfie, con tanto di Arena da appicciare alle foto ricordo. Il free wi-fi è saturo da collassare.

«Rosso, giallo e verde su vestiti stretch» è la moda di quest’anno, a detta delle commesse di Superdry, mentre da Pimkie e da Stradivari­us è in corso un dibattito «sui body che tornano». «Puntiamo inevitabil­mente sulle novità - spiegano nei negozi di abbigliame­nto - ma l’input è quello di poter accontenta­re tutti, tenendo capi classici e soprattutt­o qualsiasi taglia».

«Abbiamo saputo dell’apertura del nuovo centro commercial­e in hotel - racconta una coppia di napoletani molto bello: è grande, ma non dispersivo. E poi è vicino al centro. Cosa abbiamo comprato? Camicie e dolci tipici». L’entusiasmo da apertura viene confermato dagli autoctoni: «Tutte queste critiche io non le capisco - spiega Anna, avvocato, che ieri ha voluto sperimenta­re la pausa pranzo -: non mi sembra che qui si faccia concorrenz­a al centro, visti anche i brand. Anzi, mi sembra che ci sia il pregio di animare una zona che di solito è spenta o poco raccomanda­bile». E poi ci sono quelli come Marco, diplomato, 35 anni: il suo curriculum viene rimbalzato dalle cassiere («bisogna scrivere al sito») ma non ci si dispera.

Tante le curiosità: aperto, fin da ieri, «l’asilo» interno. Uno spazio giochi con tre educatrici profession­iste (3 euro per 2 ore), «La cuccia di Arturo» ieri aveva già tanti piccoli utenti. «Accogliamo bimbi dai tre ai nove anni, siamo dotate di un bagno, giochi e personale qualificat­o - spiega Sabrina, la responsabi­le -: un’ottima occasione per i genitori: girano liberament­e e fanno shopping».

Da Mediaworld affollamen­ti vicino all’area «game» e alla telefonia d’avanguardi­a: «Questo è un negozio diverso dai nostri standard - avverte Andrea Marrone, responsabi­le sale manager -: è un negozio proximity, si sviluppa su 900 metri quadri al posto del 2500 canonici». In massima comunicazi­one l’offerta fisica con quella online. «In ogni reparto c’è un touch screen dove il cliente può interagire con noi - prosegue Marrone - vedere anche le varianti dei prodotti che qui non sono disponibil­i, inserire i propri dati, concludere l’acquisto facendosi spedire ciò che si desidera a casa».

Un nuovo modo di acquistare, che coccola il cliente e azzera la rivalità fra web e negozi.

Ma dopo qualche acquisto -assaggio-foto, si deve tornare a casa. Con qualche problema. Ieri, dal tardo pomeriggio, infatti, si sono registrati i primi rallentame­nti in uscita che hanno creato code in Zai. Con una nuova, piccola, emergenza: «C’è il problema dei pedoni che attraversa­no ovunque per andare da Adigeo - spiega il comandante della Polizia locale Luigi Altamura - è un nodo da affrontare, anche oggi ci siamo spesi per garantire la sicurezza a tutti».

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2 Folla tra i corridoi dello shopping appena inaugurati
3 Qualche incolonnam­ento in zona Verona Sud nella serata di ieri, soprattutt­o in uscita verso il casello autostrada­le
4 Area...
1 La grande ressa all’ingresso del nuovo centro commercial­e Adigeo 2 Folla tra i corridoi dello shopping appena inaugurati 3 Qualche incolonnam­ento in zona Verona Sud nella serata di ieri, soprattutt­o in uscita verso il casello autostrada­le 4 Area...
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