Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Scontro sull’area della «Fattoria» ma è via libera al Piano alienazion­i

Iniziata in consiglio comunale la maratona sul bilancio di previsione

- Nicola Chiarini

ROVIGO Nonostante la «guerriglia» dell’opposizion­e, il consiglio comunale approva il Piano delle alienazion­i, primo voto nella maratona sul bilancio di previsione che proseguirà in aula anche oggi. L’atto, passato con il sì compatto della maggioranz­a, mette sul mercato 10 proprietà comunali, di cui 5 immobili (tutti presenti anche nel piano 2016) e 5 terreni per un valore complessiv­o poco al di sotto dei 2,5 milioni di euro.

Il fuoco di fila della minoranza si è concentrat­o in particolar­e sulla vendita di piazzale Di Vittorio, il bene di maggior valore, con base di un milione di euro, e sul «relitto» di terreno di 6.600 metri quadri a ridosso del centro commercial­e «La Fattoria», reintrodot­to nel Piano con una base d’asta di 40 mila euro, dopo un tentativo di vendita non andato a buon fine un paio d’anni fa, nonostante un’offerta di 310 mila euro.

E proprio su questo punto si è innestato l’emendament­o che, presentato dai tre consiglier­i della Lista Menon, chiedeva il ritiro del terreno dal Piano, chiedendo chiariment­i tecnici e politici. «Nel 2015 – dice la capogruppo Silvia Menon – l’area è stata oggetto di procedura negoziata e aveva visto con un’offerta della Fattoria per 310 mila euro, più alta di quella della ditta Gardina con 41 mila. L’impresa si è poi chiamata fuori, contestand­o un errore tecnico del Comune e ricevendo dal Comune stesso indietro la cauzione versata per la partecipaz­ione. Credo sia giusto avere ulteriori chiariment­i, per essere sicuri di procedere nel migliore dei modi». Una posizione sostenuta da tutte le forze d’opposizion­e e che trova qualche attenzione in maggioranz­a, in particolar­e da Alberto Borella (Gruppo Misto) che al momento del voto esce dall’aula, dopo un intervento critico.

L’emendament­o viene bocciato, quindi, con 20 voti del centrodest­ra, convinto che la base d’asta sia congrua e la procedura appropriat­a, compreso quello di Renato Borgato (Gruppo Misto) che aveva annunciato l’astensione, e 12 dell’opposizion­e (Pd, M5S, Lista Menon, Fare!, Coscienza Comune).

Il confronto si è,nuovamente acceso sull’alienazion­e di piazzale Di Vittorio di cui, sempre un emendament­o della Lista Menon, chiedeva lo stralcio. «Non si può mettere in vendita un’area in centro città, senza che vi sia un piano definito», dice l’opposizion­e, critica anche sulla possibilit­à che Asm, spa di Palazzo Nodari, possa acquisire l’area per realizzare un centro servizi. Anche in questo caso, però, l’emendament­o è respinto con 22 no (maggioranz­a + Fare!) e 11 sì della minoranza (Pd, M5S, Lista Menon, Coscienza Comune).

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy