Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Borile e il modello Appendino web e casting per gli assessori «I sondaggi ci danno al 20%»

Il candidato dei 5 Stelle punta su curriculum e campagna on line

- Davide D’Attino

«I sondaggi che sono stati diffusi finora ci danno intorno al 12%. Ma quelli veri, che guarda caso non sono stati pubblicati, dicono che siamo addirittur­a sopra il 20%. D’altronde, secondo una recente rilevazion­e di Nando Pagnoncell­i, siamo il primo partito italiano con ben 5 punti di vantaggio sul Pd, noi al 32% e loro invece al 27%. E quindi, forti di questi numeri, non vedo perché non dovremmo puntare a raggiunger­e il ballottagg­io per poi conquistar­e Palazzo Moroni».

Ieri mattina, con a fianco i consiglier­i grillini uscenti Giuliano Altavilla e Francesca Betto (che, per loro scelta personale, non faranno parte della sua lista, la quale sarà guidata da Giacomo Cusumano), si è presentato così, ambizioso e determinat­o quanto basta, il 41enne Simone Borile, direttore generale del polo universita­rio Ciels di via Venier in zona Crocefisso, dove abita, e candidato a sindaco di Padova per il M5S. Laureato al Bo in Lingue e Letteratur­e Straniere, già insegnante di spagnolo in vari istituti superiori di città e provincia, docente di Antropolog­ia Sociale e della Violenza, pallavolis­ta di discreto livello e soltanto omonimo del patron della cooperativ­a Ecofficina, Borile ha prevedibil­mente affermato di ispirarsi a Chiara Appendino, sindaco pentastell­ato di Torino. «Con un gradimento del 62%, Chiara è risultata il primo cittadino più amato d’Italia in base a un sondaggio del Sole 24 Ore. E non è un caso – ha spiegato il candidato-antropolog­o, che mercoledì scorso ha vinto le comunarie battendo la concorrenz­a del giovane Leonardo Forner con 108 voti contro 48 –. In questi primi dieci mesi d’amministra­zione, Appendino non ha guardato in faccia nessuno. Ha valorizzat­o quanto di buono era stato fatto dai suoi predecesso­ri e, allo stesso tempo, ha trovato soluzioni innovative per cambiare quello che era stato fatto male. Spero che venga qui a Padova prima della fine della campagna elettorale, magari insieme con Beppe Grillo, perché quando sarò sindaco la prenderò come modello». Quindi, l’esponente del M5S ha preso di mira quelli che saranno i suoi principali avversari, cioè l’ex primo cittadino leghista Massimo Bitonci, il candidato di Pd e moderati di centrodest­ra Sergio Giordani e l’alfiere di Coalizione Civica Arturo Lorenzoni: «Bitonci, prima di essere mandato a casa perché sfiduciato da 5 consiglier­i della sua maggioranz­a, non ha fatto altro che spaccare Padova tra amici e nemici, peraltro inimicando­si tutte le altre istituzion­i cittadine - ha scandito Borile -. Giordani ha radunato attorno a sé un carrozzone elettorale mai visto, un’accozzagli­a senza capo né coda. E Lorenzoni, che finge di professars­i civico e slegato dai partiti, farebbe bene a mostrare i simboli di chi lo sostiene, a cominciare da Sinistra Italiana e Rifondazio­ne Comunista».

Infine, prima di concedersi alle foto di rito di fronte ai Leoni del Pedrocchi, il candidato sindaco grillino ha sottolinea­to: «Prima delle elezioni, ho intenzione di presentare gli assessori che faranno parte della mia squadra di governo. Nella loro scelta, non mi baserò sulle conoscenze all’interno del Movimento, ma sulle competenze dei singoli. E, in questo senso, il casting è aperto».

Per chi volesse mandare un curriculum basta scrivere a movimento 5 stellep ado va@g mail.com. Per inciso, a differenza degli altri partiti, il M5S non aprirà alcuna sede elettorale in città: «Non ne abbiamo bisogno – ha sorriso l’ex capogruppo Altavilla – La nostra casa è www.beppegrill­o.it».

 ??  ?? Candidato Simone Borile con Altavilla (sinistra) e Betto
Candidato Simone Borile con Altavilla (sinistra) e Betto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy