Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Studiare al Bo costa caro: l’Ateneo è in vetta alla classifica delle tasse
In attesa delle riduzioni, a Padova si pagano 1300 euro all’anno
Secondo tra i Mega atenei, settimo tra gli atenei del Centronord. In vetta alle classifiche della tassazione studentesca c’è l’Università di Padova: la conferma di una percezione ampiamente diffusa arriva dal nuovo portale sulle università italiane del Ministero dell’istruzione, che mette a nudo il fenomeno del caro-tasse. I dati si riferiscono all’anno accademico 2014-15, l’ultimo dell’ex rettore Giuseppe Zaccaria, con il Bo che incassa circa 93 milioni in tutto: 80,4 milioni dai corsi di laurea triennali, magistrali e del vecchio ordinamento, 5,3 dai master, 2,7 dai corsi per l’abilitazione all’insegnamento (Tfa), 2,2 dalle specializzazioni, 1,9 da esami di stato, tirocini e test d’ingresso, 417 mila euro per altri corsi e 75 mila dai dottorati. Considerando solo il contributo di 80,4 milioni per i corsi di primo e secondo livello, dove gli iscritti sono 60.911, si scopre che la tassazione media è di 1.320 euro annui a studente. Ovviamente bisogna ricordare che le tasse variano in base a diversi parametri, dal corso di laurea alla dichiarazione dei redditi, e che nel frattempo qualche novità c’è stata, anche se gli effetti si vedranno alla fine di quest’anno: nel 2016 il rettore Rosario Rizzuto ha approvato una manovra anticrisi da sei milioni, di cui 2,8 proprio per ridurre le tasse, mentre la legge di bilancio ha elevato la soglia dell’esenzione totale da 6.500 euro a 13 mila di Isee; proprio per compensare il mancato introito di 3,8 milioni che potrebbe derivare da questa misura, la scorsa settimana il Cda di Ateneo ha deliberato un aumento progressivo delle tasse fino a cento euro per gli studenti oltre i 28 mila euro di Isee. Restando al 2014-15, il Bo si piazza secondo tra gli undici Mega atenei con più di 40 mila iscritti dietro a Milano (1.539 euro a studente) e davanti a Bologna (1.263); allargando il discorso agli atenei di tutte le dimensioni, il Bo scende al settimo posto dietro a Iuav (1.702), Milano Politecnico (1.657), Insubria (1.508), Pavia (1.393) e Modena-Reggio Emilia (1.378). Il gettito si potrebbe giustificare con i successi registrati nella Valutazione della qualità della ricerca, dove il Bo ha primeggiato sia nel 2013 che nel 2016: «Nelle classifiche sulla qualità della didattica Padova è ancora indietro – ribatte Riccardo Costa, presidente del Consiglio degli studenti -. Se tutto funzionasse perfettamente la tassazione sarebbe più accettabile, ma così 1.300 euro sono troppi: le misure correttive dell’Ateneo sono insufficienti, serve l’intervento del governo». «Le tasse sono alte anche perché due studenti su tre non compilano la richiesta di riduzione – aggiunge Nicola Pelusi (Sindacato degli studenti) -. Molti di loro ne avrebbero il diritto, ma l’Ateneo non si è mai impegnato a comunicare questa possibilità. E invece di chiedere una copertura allo Stato, l’Ateneo ha scaricato il rischio del mancato introito sulle tasche degli studenti».