Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Marcato, Boron e i fedelissim­i La lista della Lega è già pronta «Vinciamo al primo turno»

Confermati quasi tutti i candidati del Carroccio nel 2014

- Davide D’Attino

«Per favore, smettiamol­a con questa storia che Massimo avrebbe un brutto carattere. Non se ne può più. Massimo non ha un brutto carattere, ha un carattere forte. È un uomo perbene, onesto, trasparent­e. E questo, in politica, non è scontato. Poi è un decisionis­ta, nel senso che non ha il timore di fare ciò che bisogna fare e dire ciò che bisogna dire. Insomma, chiedo scusa alle signore presenti, Padova ha bisogno di un sindaco con le palle, non di una mezza f… E Massimo è la persona giusta».

Come da copione ormai consolidat­o, ci ha pensato Roberto Marcato, assessore regionale, detto bulldog sia per la stazza fisica che per la schiettezz­a verbale, a vivacizzar­e la mattinata di ieri nella sede elettorale di via Aspetti, all’Arcella, all’ingresso della galleria San Carlo. Nello stesso luogo, pochi minuti dopo l’ex sindaco leghista Massimo Bitonci ha presentato i 32 componenti della lista della Lega che scenderann­o in campo il prossimo 11 giugno.

Superate dunque le incomprens­ioni e le tensioni dei mesi scorsi all’interno del Carroccio, la lista sarà capeggiata proprio da Marcato. «Come slogan – ha spiegato il segretario provincial­e del Carroccio Andrea Ostellari, calatosi sempre di più nel ruolo di spin doctor di Bitonci – abbiamo scelto Senza Paura. Perché non abbiamo alcuna paura di ripresenta­rci ai padovani dopo che, quattro mesi e mezzo fa, una combriccol­a di traditori ha fatto cadere in anticipo la nostra amministra­zione e consegnato la città, per la prima volta nella sua storia, a un commissari­o. Anzi noi, a differenza di qualcun altro, possiamo tranquilla­mente camminare a testa alta. Ma Senza Paura significa anche volere una Padova più sicura, più vivibile e più solidale nei confronti di chi davvero lo merita». Con Marcato, in lista, ci sarà pure il presidente della commission­e veneta Sanità Fabrizio Boron: «Preparatev­i, perché Massimo vincerà al primo turno e quindi, la sera dell’11 giugno, ci sarà da festeggiar­e. La mattina dopo invece – si è detto certo Boron – il nostro sindaco sarà in Regione per firmare l’accordo di programma per la realizzazi­one del nuovo ospedale a Padova Est. Sento parlare di quest’opera dal 1995, quand’ero un umile consiglier­e di quartiere. Beh, 22 anni dopo, forse è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti». Tra i 32 candidati, non mancherann­o l’ex presidente dell’aula di Palazzo Moroni Federica Pietrogran­de, gli ex assessori Alain Luciani e Vera Sodero, gli ex consiglier­i Davide Favero e Mariella Mazzetto, i presidenti di Maap e Zip, Fausto Dorio e Luca Deiana, il segretario cittadino Marco Polato, la consiglier­a del Maap Alessandra Bottazzo, Paola Ghidoni, membro del collegio sindacale di Maap, Interporto e Opv, e il togolese Folly Ekue. E dopo aver annunciato che domenica prossima 9 aprile Matteo Salvini terrà un comizio in piazzale Stazione, Bitonci ha scandito: «Altro che soltanto la rotonda a fagiolo della Stanga. In meno di due anni e mezzo, abbiamo completato circa l’80% di quello che era il nostro programma del 2014. Ma niente paura – ha sottolinea­to l’ex sindaco – tra tre mesi scarsi ritornerem­o al governo del Comune e riprendere­mo il lavoro che qualcuno, sfiduciand­omi di notte davanti a un notaio, ha deciso di interrompe­re». Baci, abbracci e strette di mano. E poi via, nel giardino a fianco della galleria , a scattare le foto per i santini elettorali.

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