Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ghedini scarica «i traditori» e firma l’alleanza con Bitonci «Noi siamo i veri moderati»

- D.D’A.

«Io non ho litigato con Forza Italia. Io ho litigato con una sola persona di Forza Italia. E spero proprio che questa persona, tra qualche mese, venga cacciata da Roma a calci nel c...».

Questa volta l’ex sindaco Massimo Bitonci ha scelto parole dirette e violente per chiudere una volta per tutte la vicenda con il senatore azzurro Marco Marin, ritenuto (e non solo dagli esponenti del Carroccio) uno dei principali tessitori della sfiducia che, a metà novembre scorso, ha portato alla caduta anticipata della sua giunta. E lo ha fatto - non a caso - proprio durante l’inaugurazi­one della sede elettorale dei berlusconi­ani in riviera Ponti Romani a fianco del Brek. «Non senza qualche fatica – ha preferito andare oltre Adriano Paroli, già deputato e sindaco di Brescia, oggi commissari­o cittadino e regionale dei forzisti – siamo riusciti a ricostruir­e un’alleanza storica come quella tra Lega e Forza Italia. Oggi il centrodest­ra moderato, quello vero, è qui a sostegno di Bitonci». Palese il riferiment­o a quelle figure di centrodest­ra che, capeggiate dal sottosegre­tario di Alternativ­a Popolare (ex Ncd) Barbara Degani, dall’ex sindaco azzurro Giustina Destro e dal capogruppo uscente di Rifare Padova in Comune Antonio Foresta, appoggiano invece la corsa dell’imprendito­re Sergio Giordani, supportato in primis dal Pd. In riviera, tra gli altri, c’erano l’ex vicesindac­o Eleonora Mosco, l’ex consiglier­e Nicola Lodi (Matteo Cavatton e Enrico Turrin si candideran­no nella Lista Bitonci), il presidente di Bus Italia Veneto Ludovico Mazzarolli, l’industrial­e Guglielmo Mino Bedeschi e, soprattutt­o, l’avvocato senatore Niccolò Ghedini. Quest’ultimo si è soffermato così sul ricorso presentato da Manuel Bianzale e Carlo Pasqualett­o, cioè i due ex consiglier­i espulsi dal partito dopo aver sfiduciato Bitonci: «Sostengono che avevano la copertura dei vertici di Forza Italia? La mia e quella del presidente Silvio Berlusconi sicurament­e no. Altrimenti non sarebbero mai stati espulsi. Non si fa mai cadere un sindaco della propria area politica». E proprio Bianzale e Pasqualett­o, in serata, hanno osservato: «In riviera non è stata aperta una sede di Forza Italia, ma una dependance della Lega gestita da persone inginocchi­ate di fronte all’ex sindaco cittadelle­se e al populismo xenofobo del Carroccio. In questo contesto, quello che era il partito dei moderati e liberali si è autocondan­nato all’insignific­anza politica e al ruolo di semplice comparsa».

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Liste già presentate Ieri mattina nella sede del Carroccio e nella nuova sede di Forza Italia sono state presentate le liste che appoggiano la corsa a sindaco di Massimo Bitonci. La Lega ha confermato quasi tutti gli ex candidati, Forza Italia solo i...

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