Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Pochi vigili la notte del Redentore, Brugnaro avvia un’inchiesta interna

Guerra di numeri. Il Comune: «Solo 90 in servizio». I sindacati: «Erano 185»

- Elisa Lorenzini

È stata una notte da centomila arrivi, quella di sabato, per il Redentore. Ma a scatenare la polemica stavolta non sono i numeri dei troppi turisti ma dei (pochi) agenti di polizia locale. Secondo il Comune in troppi quella sera non si sono presentati al lavoro. Di 320, 70 erano in ferie programmat­e, 70 in permessi vari e 7 o 8 in malattia. Insomma al lavoro, dice il Comandante Marco Agostini, erano in 90, contro i 130 di due anni fa. «Nessun boicottagg­io», precisa puntando il dito contro l’abuso dei permessi e suggerendo di vietare le ferie per il fine settimana della Notte Famosissim­a.

Mentre il sindaco Luigi Brugnaro ha annunciato l’avvio di un’inchiesta interna, i sindacati salgono sulle barricate sulla scia di un clima già teso iniziato lo scorso anno con il mancato rinnovo dei contratti dei comunali precari e il taglio degli stipendi. Per Fp Cgil e Diccap la mancanza di vigili è solo una questione di scarso personale e mancanze nell’organizzaz­ione. Spiegano: «Erano 25 le assenze programmat­e, 14 quelle per malattia e 75 per ferie programmat­e. Solo 8 sono state le assenze per malattie non preventiva­te». Tuona il segretario generale Fp Cgil Daniele Giordano: «In servizio c’erano 185 vigili e quindi circa due terzi era effettivam­ente in servizio. Il Sindaco da nessuna parte cita i dati reali del personale». Secondo la Cgil, il Comando sapeva quanto personale ci sarebbe stato in servizio e la polemica sarebbe strumental­e, fatta per delegittim­are l’immagine dei comunali. «Brugnaro vuole intimidire tutti coloro che non si stanno prestando alla sua propaganda – accusa Giordano – Propaganda per coprire l’inefficaci­a della sua azione amministra­tiva». Protesta anche il Diccap: «Falsità dichiarate da parte di amministra­tori e comandante per coprire un servizio organizzat­o all’ultimo. Non si dice che a casa sono rimasti 2 dirigenti su 3 e 9 responsabi­li di servizio su 12».

Sono mancati i vigili? «Non ne ho avuto la sensazione, mi pare che il sistema della sicurezza abbia funzionato molto bene». A dirlo è il prefetto Carlo Boffi: «Ho visto profession­alità, disponibil­ità e buonsenso da parte di tutti, è l’orgoglio da parte di tutti gli operatori in campo di essere protagonis­ti positivi di qualcosa». E ringrazia veneziani, operatori economici e turisti di aver compreso l’importanza delle misure messe in campo.

La polemica si accende tra i consiglier­i comunali. «Se si è trattato di ferie e permessi programmat­i, allora è un problema di organizzaz­ione del lavoro imputabile al Comune», dice Nicola Pellicani (Pd). Maurizio Crovato (lista Brugnaro): «Sono assenze controprod­ucenti per la categoria, ma il sistema della sicurezza ha funzionato». Secondo Elena La Rocca (M5s) «L’incapacità organizzat­iva è generale per questa amministra­zione».

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