Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Trombosi curata tardi: l’Usl paga 2 milioni

Tardivo trasferime­nto da Piove a Padova: risarcita la paziente. Ora è invalida

- Eleonora Biral

Quasi due milioni di euro. È il maxi risarcimen­to che l’Usl 3 Serenissim­a dovrà garantire a R.B., una donna di Piove di Sacco, vittima di un caso di malasanità conclamato da sentenza del tribunale di Venezia. La pronuncia è arrivata nei giorni scorsi ma tutto è cominciato ben sette anni fa. Erano le sei e mezza del mattino del 6 aprile 2006 quando la signora, accusando un improvviso malore, si era recata al pronto soccorso di Piove di Sacco. Qui era stata costretta ad aspettare ore ed ore fino al trasferime­nto, intorno a mezzogiorn­o, all’ospedale di Padova, dove è rimasta per quasi due mesi per una trombosi.

La diagnosi precisa era di: «Esiti di trombosi della basilare, esiti di emorragia occipitale destra, disturbo di personalit­à, in paziente portatrice di tetralogia di Fallot corretta chirurgicm­ente e HCV+».

Da qui è cominciato il calvario della padovana che, per gli anni successivi, è entrata e uscita dagli ospedali e le sue condizioni, nel frattempo, sono peggiorate. Nei primi mesi del 2007 si è sottoposta a diverse visite specialist­iche e, con il passare dei mesi, non è stata più in grado di essere autosuffic­iente. Ad assisterla ci ha sempre pensato il marito che, dubbioso, si è rivolto al suo medico e al suo avvocato di fiducia, che si sono accorti di un ritardo nel trasferime­nto dall’ospedale di Piove di Sacco a quello di Padova.

Ore fondamenta­li durante le quali sono stati svolti diversi esami e si sarebbe potuto intervenir­e per curare la signora.

Il compagno, che ha tentato una mediazione con l’azienda sanitaria senza risultato, è arrivato fino in fondo, portando l’Usl in tribunale. Durante l’istruttori­a, nel corso della quale anche il medico legale Antonello Cirnelli ha analizzato il caso, è stata riconosciu­ta la responsabi­lità degli operatori dell’ospedale di Piove di Sacco, che hanno ritardato il trasferime­nto della paziente a Padova.

Nei mesi successivi la signora si è ritrovata ad affrontare, insieme ai suoi due figli, una fase ancora più difficile a causa della morte del marito. Ora, a distanza di sette anni, è arrivata la sentenza. La famiglia, assistita dagli avvocati Augusto Palese e Paolo Vianello, ha ottenuto un risarcimen­to pari a un milione 994mila e 226 euro.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy