Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Società partecipate, «rosso» da un milione di euro Quasi la metà è provocato da Iras e Case di riposo
I conti negativi dell’Iras portano a un passivo di 970 mila euro complessivi, nel 2016, per le società partecipate nel bilancio comunale consolidato in cui figurano, oltre all’ente che gestisce le Case di riposo cittadine, «Asm Spa» (verde pubblico e azionista di Asm Set, la società che vende elettricità e gas), «Ecoambiente» (rifiuti) e As2 (servizi informatici, riscossione tributi e multe).
Una situazione di cui la giunta comunale ha dovuto prendere atto nell’ultima seduta, asserendo che «questo non apporta nessuna ricaduta negativa sul nostro ente comunale». Che l’Iras sia in crisi non è una novità, tanto che la Regione ha incaricato l’avvocato Tiziana Stella come commissario dell’ente, con l’obiettivo di risanare conti che l’anno scorso sono andati in rosso per 435 mila euro (311 mila nel 2015). Il mandato, nelle scorse settimane, è stato prorogato per un secondo anno.
Tra i sindacati grandi timori per le prospettive dell’istituto, gravato da un debito di almeno 8 milioni di euro e dalle cui sorti dipendono 316 ospiti e 204 dipendenti. Tutti paiono condividere un punto: il rilancio passa attraverso una diversificazione dell’offerta, in primis su «Casa Serena», con l’ipotesi di ricollocazione di servizi pubblici e socio-sanitari che possano dare nuovi volumi di attività all’Iras.
I conti delle partecipate saranno valutati in consiglio comunale entro il 30 settembre, col deposito degli atti che dovranno restare a disposizione venti giorni dei consiglieri comunali per essere analizzati.
I conti di Palazzo Nodari sono a rischio, soprattutto per la spada di Damocle dei circa 10 milioni di euro da pagare del Lodo Baldetti, sulla cui gestione il Comune sta trattando con Banca Unipol per la massima dilazione possibile a evitare il default che condurrebbe al commissariamento.
Così parte dei servizi comunali vengano sostenuti con contributi di altri enti, come nel caso del Centro anti-violenza che ha ricevuto, attraverso la Regione, 32.390 euro erogati dallo Stato attraverso i fondi per le Pari opportunità. Discorso
I provvedimenti Centro antiviolenza e Casa Rifugio, fondi stanziati. Ordinanza «anti-vetro» revocata
analogo per la Casa rifugio, che accoglie donne vittime di violenza, che riceverà 20.424 euro per il funzionamento. La Fondazione Cariparo con 120 mila euro sosterrà il restauro della Sala delle colonne nel museo dei Grandi fiumi. Il progetto ha già ricevuto l’ok dalla Soprintendenza alle Belle Arti. Verranno risistemati intonaci, pavimenti e decorazioni lignee danneggiate alcuni anni fa da un incendio.
Infine, novità sulle misure di sicurezza per le manifestazioni pubbliche, con un alleggerimento dell’ordinanza che vieta l’uso di lattine e contenitori di vetro. L’obbligo di usare solo bicchieri di plastica verrà valutato di volta in volta, riportando il provvedimento originario.