Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tram, il Comune punta a due nuove linee

Chiesti 180 milioni di euro al ministero, Giordani e Lorenzoni: «Siamo ottimisti»

- Davide D’Attino

L’idea era nell’aria, ma da ieri è diventata concreta. Il Comune martedì invierà una richiesta formale al ministero delle Infrastrut­ture per accedere ai fondi destinati alla mobilità sostenibil­e. L’obiettivo è portare a casa 180 milioni di euro (o almeno una parte) per iniziare già nel 2019 la realizzazi­one di due nuove linee del tram dalla stazione a Voltabaroz­zo e da Chiesanuov­a a Ponte di Brenta. Il sindaco Sergio Giordani e il suo vice Arturo Lorenzoni si dicono «ottimisti»

La domanda, se non altro a prima vista, sembra piuttosto pretenzios­a. Da Palazzo Moroni, però, sprigionan­o ottimismo. E sono davvero convinti di riuscire a ottenere almeno un terzo dei 180 milioni di euro che, dopodomani (martedì), verranno formalment­e chiesti al ministero delle Infrastrut­ture e dei Trasporti per realizzare due nuove linee di tram elettrico suddivise in tre stralci. Il primo dalla Stazione a Voltabaroz­zo, il secondo dalla Stazione a Chiesanuov­a e il terzo dalla Stazione a Ponte di Brenta.

Non a caso, per il Comune, la priorità è rappresent­ata dal tragitto che, partendo dal piazzale antistante la ferrovia per poi snodarsi lungo via Tommaseo, via Gozzi, via Morgagni, via Falloppio, via Giustinian­i, via Sografi, via Canestrini e via Piovese (l’opera comprende anche la costruzion­e di un nuovo ponte sul Bacchiglio­ne), colleghere­bbe appunto la Stazione con Voltabaroz­zo, con la possibilit­à di arrivare pure fino all’Agripolis di Legnaro: in questo modo, infatti, il mezzo su rotaia transitere­bbe di fronte all’attuale ospedale e rientrereb­be nel progetto di nuovo su vecchio che il sindaco Sergio Giordani e il suo vice Arturo Lorenzoni, nonostante la contrariet­à di Regione e Università, continuano a sostenere. «Martedì – hanno annunciato ieri gli stessi Giordani e Lorenzoni insieme con l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi – domanderem­o al ministero un contributo complessiv­o di 180 milioni di euro, partecipan­do a un bando per interventi relativi alla mobilità sostenibil­e che il governo, a livello nazionale, ha finanziato con un totale di un miliardo e mezzo di euro. La speranza, ovviamente, è quella di portare a casa l’intera cifra richiesta. Ma, come primo step, ne basterebbe un terzo. Ovvero quei 60 milioni di euro che tre anni fa, prima che l’allora sindaco Massimo Bitonci vi rinunciass­e in maniera inspiegabi­le, erano già destinati a Padova». Soldi, quelli che in Municipio contano addirittur­a di incamerare già entro la fine di quest’anno, che serviranno per trasformar­e in esecutivo il vecchio progetto chiamato Sir 3. Cioè quello Stazione-Voltabaroz­zo. «Verosimilm­ente – hanno azzardato Giordani e colleghi – i lavori potrebbero cominciare nel 2019 e durare almeno un paio d’anni».

L’obiettivo finale, però, è quello di realizzare anche gli altri due stralci (dalla Stazione a Chiesanuov­a e dalla Stazione a Ponte di Brenta), che assieme costituisc­ono il Sir 2: «Abbiamo un ottimo rapporto con tutto il governo e, in particolar­e, con il ministro delle Infrastrut­ture e dei Trasporti Graziano Delrio. E qualora fosse necessario – hanno evidenziat­o sindaco, vice e assessore – siamo disposti, come Comune, a sostenere di tasca nostra il 10% della spesa».

Il tipo di tram elettrico che verrebbe utilizzato sarebbe un’evoluzione di quello a tre carrozze che, costruito dalla francese Translohr, gira per la città da marzo 2007 (il Sir 1 Stazione-Guizza e Stazione-Pontevigod­arzere). E, a produrlo, sarebbe sempre un’azienda transalpin­a, che cinque anni fa ha inglobato proprio la Translohr: si tratta dell’Alstom, quella che fornisce i treni a Italo e che, di recente, ha rivoluzion­ato una grossa parte della linea tranviaria di Parigi.

Lorenzoni Parteciper­emo a un bando del governo per la mobilità, intanto vogliamo riprenderc­i i 60 milioni a cui ha rinunciato Bitonci

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 ??  ?? Il nuovo tram I veicoli saranno prodotti dalla Alstom che ha inglobato la vecchia Translohr, la società che ha realizzato l’attuale tram di Padova e quello di Venezia. Recentemen­te la Alstom ha rivoluzion­ato le linee di Parigi
Il nuovo tram I veicoli saranno prodotti dalla Alstom che ha inglobato la vecchia Translohr, la società che ha realizzato l’attuale tram di Padova e quello di Venezia. Recentemen­te la Alstom ha rivoluzion­ato le linee di Parigi

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