Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Subway, i fast food green sbarcano in Veneto
Dopo Verona, il fast food under 35 riparte da Padova e Bassano
in Veneto, stile lontano anni luce dallo stereotipo del manager, sostituito invece da una esperienza di 18 anni in Subway, partendo egli stesso da imprenditore in franchising con più locali aperti in Germania.
«Il passo successivo lo vediamo poi a Bassano - aggiunge Türcke -. Ma per ora vogliamo concentrarci su Padova, cercando di coltivare il potenziale con calma, scegliendo i giusti punti vendita. Possono essere in centro città, ma anche in centri commerciali, vicino agli ospedali o alle stazioni ferroviarie o in grandi crocevia di traffico e perfino nelle aree di servizio. Senza escludere la possibilità di aggiungere alla rosa località di provincia che potrebbero assicurare una certa affluenza. Cerchiamo fino a tre buoni partner in franchising: operatori della ristorazione, non investitori. Il potenziale dell’area è elevata: vediamo certo più di un ristorante a Padova, così come a Verona, dove il nostro imprenditore punta già ad aprire il secondo locale».
Il ristorante tipo Subway va dai 50 a 150 metri quadrati. E richiede investimenti di base di 125 mila euro chiavi in mano, finanziati con uno schema tipico che deve far leva per un terzo sul capitale dell’imprenditore e per un altro su finanziamento bancario, con dotazioni di cucine semplici, che non devono andare oltre la necessità di dotarsi dei forni per riscaldare 16 tipi di pane diversi.
Un modello che pare pronto ad affrontare anche i cambiamenti negli stili di consumo e nella disponibilità di denaro del Veneto post-crisi. «Il nostro panino del giorno parte da 2 euro e 69 centesimi - conclude Türcke -. Noi diciamo che la nostra offerta è per tutte le tasche e per ogni tipo di fame. Noi vediamo clienti attenti a quel che spendono, senza perdere di vista però anche la qualità di quello che mettono sotto i denti».