Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Un infarto stronca il leader dei «no global» di Vicenza
dai nuovi piani. Banchi di frutta, souvenir, edicole, molti veneziani da generazioni, alcuni solo da qualche anno «adottati» come i tanti ambulanti di origine bengalese, tutti si dovranno mettere in discussione: «Il nostro lavoro è diventato precario, senza più certezze — insistono — investiamo sulle nostre strutture e vogliamo certezze, non permessi a tempo». La concessione infatti avrà una durata di 12 anni: dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre del 2030.
L’elenco è lungo, i numeri dicono che tra centro storico e terraferma ci sono 1.696 banchi operativi, 281 postazioni non occupate e sette non attive. Sono però i titolari dei 782 banchi del centro storico, di cui 338 nei mercati, 240 nelle fiere, 51 edicole, 26 chioschi e 127 posteggi isolati a temere il peggio, tanto da manifestare compatti a Venezia. Temono l’arrivo degli stranieri e delle grande catene che hanno capacità economiche maggiori. L’anzianità professionale per loro conta poco: anche l’Antitrust ha sottolineano che è contraria la concorrenza, dicono. Ma al di là della raccomandazione l’Autorità garante non è andata oltre. Via dunque alla gara, con la Bolkstein Ca’ Farsetti rivoluziona mercati e banchi.
La voce rauca e appassionata di Olol Jackson (foto) ha accompagnato vent’anni di movimenti della sinistra vicentina, ma per la prima volta, sabato prossimo, non risuonerà al corteo dei «No Dal Molin» di fronte alla caserma Ederle. Jackson è morto poco dopo le 7 di ieri mattina nella sua casa di Mossano, probabilmente per un infarto; ad accertarlo sarà l’autopsia. Inutili i tentativi di rianimarlo della compagna Eliana e dei medici del Suem. Una vita stroncata prematuramente a 48 anni, trascorsa a far politica sempre a partire dalla strada. Con i centri sociali del Nordest, contro le basi militari Usa, con i migranti e contro gli sfratti, di recente nel sindacato di base Adl Cobas. «Avevi un cuore troppo grande: la scorsa notte quel cuore non ha retto», il ricordo sulla pagina Facebook dei No Dal Molin. «Ha portato avanti con grande passione e impegno tante battaglie politiche in prima linea – il cordoglio del sindaco Achille Variati –. Anche quando non eravamo d’accordo, non si è mai interrotto il dialogo. Gli riconosco coraggio, generosità e intelligenza. Forzava, sapendo però dove poteva arrivare». La politica era già inscritta nella sua biografia «meticcia»: il padre veterano della guerra in Vietnam, la madre di origine somala, molto amata, mancata un anno fa. Conciliava la militanza con il lavoro e le grandi passioni: il calcio, con la Roma nel cuore, la musica che riempiva le sue notti in veste di dj. Gianfranco Bettin, ex consigliere regionale dei Verdi nel cui gruppo consiliare Jackson lavorò, ricorda la «persona di grande generosità, molto sveglio e motivato, con grande ironia».