Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

BOLKESTEIN

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Il mercato di Rialto, del pesce e della frutta. Le bancarelle in piazza San Marco, i banchi del Lido, ma anche quelli provvisori durante la festa della Madonna della Salute che vendono candele e le edicole. Poi ci sono tutti i mercati della terraferma. Quasi 1.300 concession­i che vanno a gara. È la mannaia, a sentire gli ambulanti, della direttiva Blokestein che prevede il bando per le occupazion­i di suolo pubblico di banchi e mercati.

La parola d’ordine è concorrenz­a, anche se alla fine chi già ha la concession­e oggi, probabilme­nte continuerà ad averla anche domani perché tra i criteri di assegnazio­ne è stato introdotto quello dell’anzianità dell’esercizio (dai 40 ai 60 punti in più a seconda se sia di cinque, dieci o più anni), ma nemmeno questo è sufficient­e per gli ambulanti che la gara non la vogliono proprio fare per continuare ad avere una proroga dopo l’altra, così come è avvenuto finora, magari passando la concession­e di padre in figlio. «Siamo pronti a manifestar­e e protestare ancora — dice Giancarlo Nardozzi, il presidente nazionale del Goia, l’associazio­ne del commercio ambulante — L’Italia è l’unico Paese che non ha escluso dalla Bolkstein il commercio su area pubblica».

Ma il Comune tira dritto, forte anche dei criteri elaborati dalla Conferenza Stato-Regioni, e dopo continui rinvii ha deciso, pubblicand­o il bando per tutte quelle concession­i che scadranno entro il 31 dicembre 2018: 1.292. Ci sarà tempo fino alla fine di ottobre per la presentazi­one delle domande, poi gli Uffici di Ca’ Farsetti cominceran­no a stilare da graduatori­a. «I controlli saranno ferrei e le sanzioni elevate — spiega l’assessore delegato renato Boraso —. Alla fine sarà È una direttiva dell’Unione Europea del 2006 e adottata in Italia nel 2010. L’obiettivo di Bruxelles è quello di aprire il mercato alla libera concorrenz­a. Nello specifico, il documento riguarda i servizi e vuole garantire il rispetto della libera circolazio­ne e l’abbattimen­to delle barriere tra Paesi dell’Unione. In uno dei suoi punti, quello più contestato, la direttiva impone di mettere a bando le concession­i in scadenza di spazi pubblici e beni demaniali. Significa che alla scadenza delle concession­i dei banchi del mercato, del commercio ambulante e dei chioschi delle edicole va indetta una gara europea e i titolari potrebbero non essere confermati

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