Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Con l’orecchio bionico ora sente e la sua storia diventa un libro

Federico, 20 anni, studia Biologia e cerca un editore

- Alessandro Macciò

Ritrovato l’udito e anche il sorriso, ora cerca un editore disposto a pubblicare il libro che ha già scritto. Ieri Federico Pegoraro, 20 anni di Castello di Godego (Treviso), ha raccontato la sua storia al convegno di Neurochiru­rgia familiare in aula magna al Bo, davanti a cinque esperti mondiali, dieci associazio­ni dei pazienti e 300 spettatori. Il calvario dura dal 2010, quando Federico inizia a incespicar­e e a camminare con difficoltà: «Il fisiatra pensava che avesse un problema al tallone, ma io non ero convinta e mi sono rivolta al team di Neurochiru­rgia dell’Azienda ospedalier­a di Padova, guidato dal professor Domenico d’Avella — spiega Gabriella Gazzola, la mamma —. La risonanza magnetica ha svelato la neurofibro­matosi, malattia rara che indebolisc­e gambe e braccia nel giro di pochi mesi». Dopo la diagnosi, il ragazzo si sottopone a un’operazione per eliminare l’ammasso sulla nuca. «Abbiamo risolto i problemi di deambulazi­one, ma la malattia ha danneggiat­o i nervi acustici e avrebbe portato Federico a perdere l’udito — racconta la madre —. Abbiamo deciso di togliere la formazione sul nervo acustico destro e di mettere un impianto cocleare, che però due anni dopo si è rotto. Mio figlio è rimasto sordo sette mesi, fino a quando gli è stato installato un impianto tronco-encefalico che ora gli consente di ascoltare quasi tutto e di parlare. Non capisce le voci emesse da microfoni, registrato­ri e cellulari, ma compensa con videochiam­ate e chat». Il cammino non è stato facile: «Federico ha perso molti amici, perché non si sentiva a suo agio e non voleva uscire di casa. A scuola però non ha mai avuto un insegnante di supporto e non ha perso nemmeno un anno: è stato bravo a cercare di capire tutto quello che poteva e a integrarlo con gli appunti dei compagni».

Ora studia Biologia molecolare al Bo, va in palestra, esce con gli amici e ha scritto un libro in cerca di editore che racconta la sua storia. Il titolo? «Sunshine. C’è ancora musica per le mie orecchie».

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