Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Vivai aperti, per dare consigli
natura?
«Si. Nel mondo di oggi, così tecnico e tecnologico, la natura e il contatto con le piante sono curativi. Per fare un esempio semplicissimo, i gerani odorosi sono così ricchi di olii essenziali che solo il contatto con le foglie, solo accarezzarli calma e mette in pace con tutto ciò che ci circonda».
Le piante oltre a curare sono utili anche per depurare l’ambiente?
«Molti studi hanno dimostrato che le piante hanno la proprietà di assorbire inquinanti e onde elettromagnetiche e formaldeide (come le vernici di mobili e moquette) e rendere l’ambiente in cui viviamo piu’ salubre».
Una pianta che consiglia di tenere in un ambiente di lavoro?
«Sicuramente la San Severia Che piante piantare? Il gioco di parole non è ozioso e una risposta potranno darla i vivai che il 14 e 15 ottobre parteciperanno all’iniziativa «Un bulbo tira l’altro» che coinvolge, in provincia di Venezia, alcuni Garden Center selezionati: Gardin Piante e il Germoglio Garden Center a Santa Maria di Sala, Donnaflora a San Donà, Primula Gialla a Mestre. o Lingua di Suocera, produce aloe e sostanze benefiche, è ideale da posizionare vicino a stampanti o fotocopiatrici per assorbirne le radiazioni tossiche. O anche il Ficus Benjamin, o il Clorofitum Falangio, soprattutto vicino ai computer o in ambienti pieni di fumo. In
casa invece sono molto benefiche le felci».
La pianta piu’ affascinate che ha studiato?
«La Begonia hispida per la strategia vivipara: crea le sue figlie facendole nascere direttamente dalla foglie. Poi c’e’ anche la Gymnostemma pentaphylla, alias jaogulan, la pianta della vita eterna, molto usata nella medicina cinese, ha enormi proprietà medicinali. Si e’ visto che una popolazione della Cina del Nord che consumava sempre un the con le foglie di questa pianta, è risultata tra le piu’ longeve al mondo. Amo molto anche l’umile piantaggine, che simboleggia resilienza… ma di questo parlerò nel prossimo libro».
Un aneddoto del magico mondo delle piante che l’ha colpita particolarmente?
«A Tokyo in un esperimento per realizzare il percorso migliore tra centro e periferie, si è visto che i percorsi scelti da alcuni ceppi di muffe erano più funzionali rispetto a quelli proposti dagli urbanisti. Non c’e’ dubbio che le piante siano capaci di monitorare l’ambiente infinitamente meglio di quanto non sappiano fare gli uomini».
Come le piante hanno cambiato la sua vita?
«L’hanno sicuramente migliorata. Scoprire tutto cio’ che le riguarda mi riempie ogni giorno di grande entusiasmo, è una sfida e una conquista, una conoscenza che mi arricchisce sempre più. E con i libri che scrivo, al di là degli excursus storico-filosofici-mitologici, tento anche di dare consigli pratici per capire e fare propria la forza armonizzatrice della natura, utilizzandola nella vita di ogni giorno. E’ l’unica forza capace di creare intorno a sé un equilibrio perfetto: basta pensare alla bellezza e all’armonia delle stagioni».
Strade nuove A Tokyo si è verificato che il percorso di alcune muffe tra centro e periferia era più funzionale che quello scelto dagli urbanisti