Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Multe annullate nel 2014 La Corte dei conti chiede quattro milioni a Paolocci
L’ex comandante a giudizio con Ferretti, archiviati Agostini e Corò
Il «regalo di Natale» dell’ex sindaco Massimo Bitonci rischia di costare molto caro al suo allora capo dei vigili Antonio Paolocci.
La Corte dei conti di Venezia infatti ha notificato l’atto di citazione (il corrispettivo del rinvio a giudizio) per Paolocci e per l’allora vicecomandante Maria Luisa Ferretti, oggi caposettore all’anagrafe. Ai due è contestata la firma sulle determine dirigenziali che nel dicembre del 2014 hanno annullato le circa 110 mila multe effettuate dagli autovelox delle tangenziali nelle prime settimane di esercizio. La Corte dei conti ha chiesto a Paolocci e a Ferretti una cifra superiore ai quattro milioni di euro per danno erariale. La mancata riscossione delle contravvenzioni avrebbe infatti creato un danno alle casse comunali che avrebbero invece potuto incassare quasi sei milioni di euro. È stata invece archiviata la posizione di Daniele Agostini e Alberto Corò, rispettivamente capo settore alla Mobilità e ai Servizi informatici e telematici di palazzo Moroni. L’indagine infine non sfiora il sindaco Bitonci che, pur avendo invitato il suo comandante a procedere all’annullamento delle contravvenzioni, non risulta firmatario di alcun documento in proposito. In effetti l’annullamento delle multe venne disposto soltanto con determine dei dirigenti e non con delibere di giunta. Gli 8 rilevatori di velocità (a cui nel tempo se ne sono aggiunti altri 4) avevano terminato il periodo di preesercizio il 3 novembre del 2014. Il 9 dicembre però il provvedimento era stato revocato e il comandante dei vigili aveva autorizzato la prosecuzione del preesercizio. L’accensione definitiva degli autovelox è avvenuta infine il 2 febbraio 2015. La giustificazione data da Paolocci per la prosecuzione del preesercizio era di tipo tecnico. Secondo il comandante dei vigili, il fatto che i rilevatori fossero in fase di rodaggio avrebbe esposto il Comune al ricorso da parte degli
Fase di rodaggio Il comandante aveva giustificato l’annullamento delle multe con il timore dei ricorsi