Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Univerò», non solo curriculum e colloquio Spazio ai testimonial eccellenti delle professioni
VERONA Non solo aziende. Almeno non nel senso stretto della parola. La terza edizione di Univerò apre (anche) al mondo della cultura, dell’arte e dell’intrattenimento, con un occhio di riguardo al terzo settore e alle carriere nelle organizzazioni non governative. La formula è quella presentata per la prima volta nel 2015, quella di sostituire alla «semplice» giornata di incontro tra gli universitari veronesi e le aziende (quello che si chiamava Career Day) con un vero e proprio festival, aperto a tutti. La scommessa è quella di non limitarsi a creare un’occasione in cui gli studenti consegnano a mano il proprio curriculum e prendono contatti con diverse realtà del mondo del lavoro, bensì di dare anche un’opportunità di pensare «cosa è meglio per il proprio futuro», ascoltando testimonial d’eccezione. Qualche nome? Massimo Bray, direttore generale della Treccani, Christian Greco, direttore del Museo egizio di Torino, Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione nazionale calciatori, Gian Antonio Stella, firma del Corriere della Sera. Tutti porteranno una «storia di vita», un racconto di dove li hanno portati (e di come li hanno cambiati) le scelte fatte nel loro percorso professionale.
La rassegna si terrà nel nuovo polo universitario di Santa Marta a Verona, da martedì 24 a giovedì 26 ottobre. Nel corso della tre giorni ci saranno decine di eventi, tutti con la possibilità di incontri e colloqui a margine con le imprese. Numerosi anche gli approfondimenti e i focus specifici in programma.