Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Marcolin raddoppia con Lvmh, Zoppas alla guida di Thelios
Un’altra fabbrica, pur se separata di pochi metri dalla sede storica di Longarone. Un quartier generale a Parigi. E un amministratore delegato che si sdoppia e va a governare la nuova struttura battezzata Thelios. È la rivoluzione in casa Marcolin annunciata ieri dallo stesso top manager, Giovanni Zoppas, che con il nuovo incarico perde quello di Ad di Marcolin sotto le cui insegne rimane come vicepresidente esecutivo con alcune deleghe nell’area licenze.
È il modello con cui si è scelto di far prendere concretezza all’alleanza sottoscritta a inizio anno dalla società veneta con Lvmh, il colosso francese dei beni di lusso che ora di Thelios controlla il 51%. Il rimanente 49% è in mano a Marcolin, l’azienda veneta controllata dal 2012 dal fondo Pai Partners con una quota oggi intorno al 70%.
Da gennaio, in pratica, Thelios, in cui sono state già assunte 100 persone, di cui solo una quindicina provenienti da Marcolin e Lvmh, partirà con la distribuzione di occhiali a marchio Cèline, data la scadenza della licenza francese con Safilo il 31 dicembre. Per la nuova forza lavoro lo schema è stato quello seguito anche quando si decise di aprire il nuovo stabilimento di Fortogna. Vale a dire scegliere giovani anche alla prima esperienza nei confronti dei quali si è investito in tempi di formazione e addestramento.
«Quello che ci proponiamo con Thelios sottolinea Zoppas - è di diventare, come società indipendente e autonoma sotto ogni punto di vista, partner privilegiati di Lvmh. Intanto per Cèline, il futuro lo vedremo assieme». La filosofia di fondo è stata di ottenere un’unità produttiva che si occupi dell’intera filiera dell’occhiale, dalla progettazione alla prototipazione, dalla produzione alla distribuzione. «Tutto questo – fa presente ancora l’amministratore – è stato concepito in un’ottica di assoluta condivisione e di coincidenza fra Marcolin e Lvmh dei parametri di qualità che, per quanto ci riguarda, siamo sempre stati in grado di esprimere». Detta in altro modo, il disegno di Thelios è di porsi come interlocutori preferenziali per i fabbisogni di progettazione, produzione e distribuzione delle griffe del colosso francese.
Intanto in Marcolin si aggiusta la struttura di management e la scrivania di amministratore delegato è stata affidata a Massimo Renon, che da gennaio svolge le funzioni di general manager commerciale mondo. Altre variazioni nell’alchimia societaria, va anche precisato, non sono previste. La manovra con Lvmh, sottolinea infatti ancora Zoppas, «non ha altre implicazioni rispetto alla permanenza di Pai Partners nel capitale di Marcolin. Sono trascorsi già 5 anni dall’ingresso del fondo, ma stiamo parlando di investitori di medio termine e che ragionano in termini di opportunità. Nel loro curriculum ci sono operazioni d’ingresso nel capitale di alcune società la cui durata si è estesa fino a 9 anni. Capirei bene, data la nostra prospettiva di sviluppo, se i nostri investitori scegliessero di rimanere con noi ancora per qualche anno».
Oggi Marcolin, uscita dalla Borsa nel 2012, con l’ingresso di Pai Partners, ha un fatturato 2016 di 445 milioni, una marginalità lorda di oltre l’11% e un indebitamento in diminuzione, circa 200 milioni rispetto ai 215 di settembre 2016. L’obiettivo 2017, secondo il pronostico di Zoppas, è di un incremento dei ricavi del 5% Ebitda allineato allo scorso anno. «Sia pure con la mia contestuale nomina ad Ad della nuova società – aggiunge – mi è stato chiesto di rimanere con alcune deleghe per partecipare a scelte strategiche».