Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova, è derby in alta quota Bisoli tiene tutti sulla corda
C’è il Bassano, il tecnico striglia Tabanelli e Marcandella. Candido in forse
A volte le conferenze stampa alla vigilia dei match sono piatte, con pochissimi spunti degni di tal nome e ricche di frasi fatte. Il discorso, tuttavia, non vale per Pierpaolo Bisoli, che regala un’attesa di Padova-Bassano a dir poco scoppiettante.
Nessuna banalità e tante sorprese per il tecnico biancoscudato, a cominciare da quella più grossa, ossia la non convocazione di Andrea Tabanelli, che aveva svolto tutta la settimana di lavoro assieme ai compagni. La spiegazione la fornisce con estrema chiarezza lo stesso Bisoli, dopo un confronto diretto con quello che è sempre stato uno dei suoi pupilli. Ma che non gode di alcun trattamento di favore. «Assolutamente non andrà neanche in panchina — spiega l’allenatore — è ancora molto indietro di condizione e di guarigione. Abbiamo avuto un confronto con lui e con lo staff medico e deve accelerare perché il tempo stringe, capisco che la clinica dica una cosa e poi le sensazioni personali sono un’altra e quindi deve capire che il Padova l’ha preso come un top player e che qualche rischio deve prenderlo. Lui è frenato dalle diagnosi cliniche e ha paura di farsi male, gli ho detto che potrà tornare ad allenarsi con me e con la squadra solo quando si sentirà al top». Papale papale e senza possibilità di distorte interpretazioni, con la stoccata finale: «Due mesi mi sembrano tanti per uno stiramento».
Insomma, a ribadire il concetto che con lui vincono la meritocrazia e il lavoro sul campo, ecco che niente viene risparmiato a nessuno, neppure a chi era stato voluto con insistenza proprio dal tecnico. Altre stoccate. A Marcandella, per esempio: «Dopo la partitella si è fermato perché le gambe non gli andavano più — ringhia Bisoli — e quindi non è convocabile. Evidentemente soffre il fatto di partire dall’inizio, perché come gli do la casacca dei probabili titolari per due o tre giorni poi, alla vigilia della partita, mi dice che non ce la fa… L’esame prima o poi va affrontato e quindi dovrà pur farlo...». Bisoli tiene sulla corda pure Guidone («L’ultimo allenamento lo ha fatto, ma in settimana qualcosa ha saltato, vedremo») e l’ex di turno Candido («Tiene tanto a questa partita perché ritrova i suoi vecchi compagni, ma ha fatto solo un allenamento»). Insomma, dopo il ko di Teramo tanto bastone poca carota per i suoi. Il crocevia col Bassano, del resto, è fondamentale per diversi motivi. Prima di tutto perché in otto partite disputate sono già arrivate due sconfitte, tante per chi punta deciso al primo posto, poi perché ora il Bassano è davanti in classifica di due lunghezze, pur se con una partita in più.
Per questo motivo, nell’anticipo della decima giornata del campionato di serie C di scena all’Euganeo, il Padova ha un solo obiettivo nel mirino: la vittoria, con tutto quello che ne consegue.