Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, è derby in alta quota Bisoli tiene tutti sulla corda

C’è il Bassano, il tecnico striglia Tabanelli e Marcandell­a. Candido in forse

- Dimitri Canello

A volte le conferenze stampa alla vigilia dei match sono piatte, con pochissimi spunti degni di tal nome e ricche di frasi fatte. Il discorso, tuttavia, non vale per Pierpaolo Bisoli, che regala un’attesa di Padova-Bassano a dir poco scoppietta­nte.

Nessuna banalità e tante sorprese per il tecnico biancoscud­ato, a cominciare da quella più grossa, ossia la non convocazio­ne di Andrea Tabanelli, che aveva svolto tutta la settimana di lavoro assieme ai compagni. La spiegazion­e la fornisce con estrema chiarezza lo stesso Bisoli, dopo un confronto diretto con quello che è sempre stato uno dei suoi pupilli. Ma che non gode di alcun trattament­o di favore. «Assolutame­nte non andrà neanche in panchina — spiega l’allenatore — è ancora molto indietro di condizione e di guarigione. Abbiamo avuto un confronto con lui e con lo staff medico e deve accelerare perché il tempo stringe, capisco che la clinica dica una cosa e poi le sensazioni personali sono un’altra e quindi deve capire che il Padova l’ha preso come un top player e che qualche rischio deve prenderlo. Lui è frenato dalle diagnosi cliniche e ha paura di farsi male, gli ho detto che potrà tornare ad allenarsi con me e con la squadra solo quando si sentirà al top». Papale papale e senza possibilit­à di distorte interpreta­zioni, con la stoccata finale: «Due mesi mi sembrano tanti per uno stiramento».

Insomma, a ribadire il concetto che con lui vincono la meritocraz­ia e il lavoro sul campo, ecco che niente viene risparmiat­o a nessuno, neppure a chi era stato voluto con insistenza proprio dal tecnico. Altre stoccate. A Marcandell­a, per esempio: «Dopo la partitella si è fermato perché le gambe non gli andavano più — ringhia Bisoli — e quindi non è convocabil­e. Evidenteme­nte soffre il fatto di partire dall’inizio, perché come gli do la casacca dei probabili titolari per due o tre giorni poi, alla vigilia della partita, mi dice che non ce la fa… L’esame prima o poi va affrontato e quindi dovrà pur farlo...». Bisoli tiene sulla corda pure Guidone («L’ultimo allenament­o lo ha fatto, ma in settimana qualcosa ha saltato, vedremo») e l’ex di turno Candido («Tiene tanto a questa partita perché ritrova i suoi vecchi compagni, ma ha fatto solo un allenament­o»). Insomma, dopo il ko di Teramo tanto bastone poca carota per i suoi. Il crocevia col Bassano, del resto, è fondamenta­le per diversi motivi. Prima di tutto perché in otto partite disputate sono già arrivate due sconfitte, tante per chi punta deciso al primo posto, poi perché ora il Bassano è davanti in classifica di due lunghezze, pur se con una partita in più.

Per questo motivo, nell’anticipo della decima giornata del campionato di serie C di scena all’Euganeo, il Padova ha un solo obiettivo nel mirino: la vittoria, con tutto quello che ne consegue.

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Padova Per i biancoscud­ati questa sera derby all’Euganeo con il Bassano

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