Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Olmi e i fratelli Taviani Un film a Roma nel segno di Fenoglio
dei due fratelli. Anzi. «Quando i Taviani, soprattutto Paolo, che ha girato materialmente il film visto che Vittorio era infortunato – racconta Elisabetta - ha saputo che avremmo partecipato gli ha detto subito: “Ermanno, vuoi vedere la sceneggiatura?”, ma mio papà non ne ha voluto sapere: “Per carità – ha detto – non ho assolutamente bisogno di leggere nulla e non voglio assolutamente intervenire”». E così è nato il film, che uscirà il primo novembre, una data considerata buona per le uscite d’autunno perché festiva: «Speriamo – dice Elisabetta – il cinema italiano non attraversa un buon periodo, ma questo è un film diverso. Ci sono i sentimenti. C’è la guerra e Milton impazzisce d’amore. Ha tutte le caratteristiche per piacere anche a un pubblico giovane e infatti noi speriamo molto anche in una distribuzione nelle scuole. Fenoglio è un autore molto amato dai giovani. La figlia Margherita ci ha raccontato che ancora oggi, sulla tomba del padre, ad Alba, i ragazzi portano bigliettini per chiedere il mistero della storia e sigarette».
A Roma Olmi non ci sarà, ma potebbe vederlo al cinema Lux di Asiago, in una proiezione organizzata per lui. E dopo l’esperienza della produzione, Olmi è pronto a tornare dietro la macchina da presa: «Sta lavorando a una cosa bellissima – promette la figlia – una sceneggiatura originale. Ma non posso dire nulla».
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