Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Lavorare è una musica
Mercoledì all’Accademia il mondo delle sette note Benati: «Verona è una capitale del settore»
niVerò esce dall’ateneo e si apre alla città. Lo farà con due appuntamenti serali in due storiche istituzioni cittadine: la Società Letteraria e l’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere.
Mercoledì 25, alle 20,30 l’appuntamento sarà all’Accademia di Agricoltura di via Leoncino, realtà che quest’anno compie 250 anni. Tema: «Le professioni della musica», con particolare attenzione al contesto veronese, a cura di Giorgio Benati (nella foto), esperto di lirica e docente del conservatorio di Brescia. Introdurrà il presidente dell’ente Claudio Carcereri de Prati.«Lavorare con la musica è possibile spiega Benati - come dimostrano, del resto i più recenti dati della Siae. Verona è un caso particolare: qui c’è la più alta concentrazione di agenzie di spettacolo in Italia». E il settore della classica? «Qui è più difficile: si può trovare lavoro soprattutto con le orchestre e le ensemble da camera. Ma gli spazi sono pochi, e solo chi si distingue come eccellenza può ambire a “sfondare”, sempre se saprà tenere una dimensione globalizzata. Certo, è un peccato, perché dai conservatori escono molti diplomati di altissimo livello, che però non vengono riassorbiti dal mondo del lavoro».
Qualche speranza, però, arriva dalle nuove vetrine social. Benati cita il caso dei veronesi 2Cellos: due violoncellisti che hanno avuto un successo insperato, ma meritato riscrivendo in chiave classicheggiante un pezzo di Michael Jackson. Il risultato è stato un video da migliaia di visualizzazioni su Youtube, che ha dato il l la a cover che spaziano dai Led Zeppelin agli Iron Maiden. «Il pubblico ha premiato l’idea - spiega Benati - ma è la dimostrazione che la formazione classica continua ad essere imprescindibile. Allo stesso modo, anche la lirica, a Verona, continuerà avere uno spazio privilegiato».
Quello nel calendario di UniVerò sarà uno dei primi appuntamenti presso l’Accademia dopo l’importante anniversario. «L’incontro risponde a quella che da due secoli e mezzo rappresenta la mission dell’Accademia - spiega Carcereri de Prati - essere un centro al servizio del lavoro e della professionalità in città: l’istituzione è diventato uno dei punti di riferimento in molti ambiti, compreso quello umanistico».