Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Daan, un ballerino alla Diesel. «Così ho conquistato Rosso»
La sfida lanciata sui social: «La mia settimana da super-manager»
La sedia più ambita è una comoda poltrona nera, di quelle che un venditore definirebbe «ergonomiche». Intorno, mobili moderni, una scrivania di legno chiaro con sopra un computer. E alle spalle un casco rosso con incollate un paio di corna di cervo.
Siamo nel cuore della Diesel, il colosso bassanese dell’abbigliamento. E quella è la poltrona del nuovo Ceo, che però non sta per l’acronimo inglese che indica l’amministratore delegato, bensì il Chair Executive Officer, colui che siede su una sedia.
L’idea, a metà tra il marketing e l’(auto)ironia, è stata del fondatore Renzo Rosso, che un paio di settimane fa aveva annunciato di voler trovare il nuovo Ceo (quello vero, Alessandro Bogliolo, ha cambiato casacca) tra i suoi innumerevoli fan. Da qui l’idea, lanciata su Facebook: «C’è una sedia vuota, mostratemi come vorreste sedervi. Il più originale la potrà usare davvero: parteciperà alle riunioni, potrà vedere come funziona un’azienda dal suo interno».
Uno scherzo? Tutto vero. Hanno risposto in quattromila, inviando foto e filmati. Su tutti, ha trionfato il belga Daan Vervoort, 29 anni, un ballerino contemporaneo che gira il mondo con la Compagnia nazionale di danza spagnola. Daan ha assunto la «carica» e si è seduto nella sede centrale di Diesel per un’intera settimana, accolto da tutto lo staff e dallo stesso Renzo Rosso.
«Quando ho visto l’annuncio ho subito pensato che fosse un’occasione molto interessante», racconta Daan. «Sapevo che avrebbero risposto in tanti, con idee originali. Mi sono chiesto come potevo sorprendere Renzo Rosso e ho pensato di fare una foto senza alcuna sedia. Così ho iniziato a saltare in una stanza, mentre un amico mi scattava delle foto. Ne è uscita questa immagine, dove sembro seduto ma in realtà resto sospeso a mezz’aria, come se mi fossi accomodato su una poltrona che non esiste».
L’idea è piaciuta e questo giovane ballerino belga ha avuto la sua chance di vivere nel «mondo» Diesel.
«Ho potuto assistere a tante riunioni, comprese le più importanti alle quali partecipava direttamente Renzo Rosso. Ho incontrato tutti i vari team e, soprattutto, mi è stata offerta l’occasione di trascorrere un’intera giornata nell’Ufficio Stile per vedere la nuova colezione, capire come analizzano i trend e trasformano le idee in abiti alla moda».
Conclusa la settimana da Ceo, Daan è tornato a casa con il ricordo «della grande energia creativa che si respira in ogni stanza del quartier generale di Diesel».
Il suo sogno è appena cominciato. «So che non potrò danzare per sempre, anche per questo ho risposto all’annuncio. Sarebbe bello, un giorno, diventare un vero manager ma da quello che ho visto, è un lavoro molto complesso: è più facile diventare un attore famoso che il nuovo Ceo di Diesel...».
Resta il ricordo della grande energia creativa che si respira in Diesel