Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Adria, rinvio-bis per la resa dei conti Scelte sul «tesoretto»: cantieri nelle frazioni
Massimo Barbujani rinvia ancora il chiarimento definitivo con la propria maggioranza che, ieri sera, si è riunita per confrontarsi sulla destinazione dei circa 250 mila euro di avanzo di bilancio.
«È la priorità in questa fase — spiega il sindaco di Adria — pensiamo di destinarlo anzitutto a interventi nelle frazioni, a partire dalla strada tra Piantamelon e Mazzorno, per cui decreterò la chiusura temporanea stante le condizioni dell’asfalto e dal tratto in località Marcanta verso Curicchi. Poi di cantieri per sistemare buche e lampioni in altre zone».
La risposta sul documento politico, cruciale per la coesione della coalizione di centrodestra, nuovamente rinviata anche per diverse assenze. Tra cui anche quelle di Luca Santarato (riferimento della Lista Frazioni) e l’assessore Patrizia Osti (Bobo Sindaco), per cui il sindaco aveva ipotizzato un avvicendamento con Anna Paola Lisi (nel frattempo dimessasi dal consiglio di amministrazione del Centro servizio anziani, la Casa di riposo adriese), poi congelato.
Tra i consiglieri critici c’era solo Barnaba Busatto (Indipendente, ex Bobo Sindaco), mentre Luca Azzano Cantarutti (Indipendenza Noi Veneto) era ospite di una trasmissione tv e Daniele Ceccarello (Fratelli d’Italia-An) era impegnato in una riunione regionale del proprio partito.
E proprio da Ceccarello, Barbujani attende la risposta più importante sulla sintesi che possa riportare in giunta comunale Giorgia Furlanetto, esponente di Fd’I-An entrata in rotta di collisione con Barbujani per la vicenda «Coimpo», in particolare per la gestione della bonifica del sito di lavorazione rifiuti in cui, il 22 settembre 2014, morirono sul lavoro quattro operai.
Altro tema caldo il futuro della Casa di riposo. Il sindaco (dopo la bocciatura nell’ultimo consiglio comunale, con lo stop all’ipotesi di realizzare una nuova sede del Csa in zona Case Rosse) ha aperto il confronto con la Regione per capire se le risorse messe a disposizione da Venezia possano essere dirottate su un progetto di riqualificazione dello stabile storico in Riviera, come auspicato dall’aula. (N.C.)