Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tokio Hotel, «Dream machine» approda a Padova
A Padova, giovedì, una delle quattro tappe italiane della famosa band tedesca «Come ci sentiamo? Vecchi» confessa il leader ventottenne Bill Kaulitz, dopo 12 anni di successi alle spalle. Promessa: canterà la storica «Monsoon»
Dal 26 marzo 2010 al 9 novembre 2017 si contano poco più di sette anni. Ma per quanto riguarda i Tokio Hotel sembra essere passato almeno mezzo secolo. La band tedesca dei gemelli Kaulitz era stata nel 2010 al Palafabris di Padova (ex palazzetto San Lazzaro, ora Kioene Arena) all’apice del successo con il tour «Wellcome to Humanoid city» e tornerà nella Città del Santo giovedì al Gran Teatro Geox per una delle quattro tappe italiane di presentazione dell’ultimo disco «Dream machine» (ore 21,30, info www.zedlive.com).
«Ci sentiamo vecchi», ha confessato il leader e cantante Bill Kaulitz, nonostante abbia compiuto appena 28 anni. «Vecchi» perché il successo l’hanno raggiunto prestissimo, a 16 anni appena, grazie a un album come «Schrei» del 2005 che solo nei Paesi di lingua tedesca aveva venduto qualcosa come un milione e mezzo di copie. Il singolo portante, «Durch den monsun» era poi stato inserito due anni dopo nella versione inglese del disco, «Scream», e, come «Monsoon», aveva conquistato le vette delle classifiche di mezzo mondo.
Il look del cantante aveva fatto il resto; capelli sparati come Goku nel manga «Dragon ball», trucco pesante, vestiti neri e portamento androgino avevano creato un nuovo sex symbol per le ragazzine degli anni Duemila. File interminabili per entrare ai concerti, bagarinaggio spinto per accaparrarsi un biglietto dell’evento, sold out in pochi istanti. A tutto questo si legano i quasi dieci milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 160 dischi d’oro e 70 dischi di platino in 68 Paesi, oltre a 110 premi nazionali e internazionali. Un vero fenomeno che negli ultimi anni ha saputo farsi carico del cambiamento, dovuto essenzialmente al fatto che i membri
del gruppo sono passati da essere adolescenti nel vortice del successo a musicisti maturi capaci di reinventarsi.
Un’arma a loro favore è stato il non aver mai cambiato formazione e il continuare a suonare
assieme nella band fondata a
soli 13 anni. Sul palco di Padova, giovedì si rivedranno il cantante
Bill Kaulitz, il gemello Tom alla chitarra, Georg Listing al basso e Gustav Schafer alla batteria. Lo scorso marzo la band si era esibita davanti al pubblico italiano per presentare dal vivo l‘ultimo album «Dream machine», uscito per Sony Music. Un disco che segna un’evoluzione musicale per i Tokio Hotel che hanno voluto esplorare un orizzonte sonoro più ampio, incentrando il suono sull’elettronica, senza dimenticare le origini e l’imprinting che da sempre li contraddistingue che è, sostanzialmente, quello del pop. Lo show portato in tour dai
quattro ragazzi della Germania è curatissimo sotto ogni punto di vista. Le scenografie post industriali, il disegno luce emozionale e i cambi d’abito ricercano l’atmosfera perfetta per ogni brano.
La scaletta del concerto rispecchierà anche il cambiamento della band. La stragrande maggioranza dei brani proposti saranno pescati dagli ultimi tre
album, «Dream machine», «Kings of Suburbia» e «Humanoid», mentre dei primi tre dischi (quelli che hanno fatto conoscere la band e sono stati dei bestseller) si potranno ascoltare
solo due pezzi, l’immancabile «Monsoon» e «Black».