Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Freddy Sorgato sui beni decide la Consulta

- A.T.C.

PADOVA Sarà la Corte costituzio­nale a decidere del sequestro preventivo dei beni di Freddy Sorgato. Il camionista di Noventa Padovana è stato condannato in abbreviato a 30 anni, insieme alla sorella Debora, condannata anche lei alla stessa pena, e a Manuela Cacco, per la quale il giudice ha stabilito una condanna a 16 anni e 10 mesi, per l’omicidio di Isabella Noventa, la segretaria di Albignaseg­o fatta sparire nella notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016 e il cui corpo non è mai stato ritrovato, nonostante le numerose battute di ricerca nei corsi d’acqua e nei campi del Padovano, l’ultima delle quali a inizio ottobre.

Il pm Giorgio Falcone aveva chiesto per Freddy anche il sequestro preventivo dei beni ai fini della confisca, una misura normalment­e applicata per i condannati pericolosi e gli imputati in odore di mafia. La difesa di Freddy, però, ha sollevato una questione di legittimit­à costituzio­nale sull’applicazio­ne della norma. Per i legali di Sorgato, gli avvocati Giuseppe Pavan e Massimo Malipiero, la norma è infatti troppo vaga e generale perché possa essere applicata in questo caso specifico.

Il tribunale collegiale di Padova, chiamato a decidere sul sequestro, ha ritenuto che il dubbio sollevato dalla difesa non fosse infondato e ha trasmesso la questione alla Corte costituzio­nale. Ora così sarà la Consulta a farsi carico del problema. A breve, quindi, verrà fissata a Roma un’udienza.

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