Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Leroy Merlin, divisioni dentro Coalizione Civica Via al distretto solidale
Acque agitate, all’interno di Coalizione Civica, in merito all’imminente sbarco di Leroy Merlin all’ex Foro Boario di Corso Australia. Una divisione, quella tra le fila del movimento che fa capo al vicesindaco Arturo Lorenzoni, che non può essere sottovalutata. Se non altro perché, Lorenzoni a parte, gli arancioni contano a Palazzo Moroni altri due assessori (Marta Nalin e Chiara Gallani) e ben cinque consiglieri (Nicola Rampazzo, Marco Sangati, Roberto Marinello, Daniela Ruffini e Stefano Ferro), tanto da rappresentare, dopo il Pd, l’asse portante della maggioranza che sostiene il sindaco Sergio Giordani.
La spaccatura, che ha addirittura rischiato di mettere in minoranza il comitato politico di Coalizione Civica (dove siedono Leonardo Villani, Attilio Motta, Elena Ostanel, Davide Sabbadin, Daniela Luise, Carlo Alberto Lentola, Annalisa Di Maso e Alessandro Balzan), è andata in scena l’altra sera all’ex Fornace Carotta di via Siracusa, dove il movimento si è riunito in assemblea proprio per affrontare il tema di Leroy Merlin. Ovvero del colosso francese del bricolage che, promettendo un investimento che sfiora i 33 milioni di euro, si è di recente aggiudicato in concessione dal Comune per 50 anni l’ex Foro Boario di corso Australia.
Il progetto, avviato dall’ex sindaco Massimo Bitonci e condotto in porto dal commissario straordinario Paolo De Biagi proprio alla vigilia delle elezioni amministrative di giugno scorso, non piace agli arancioni. Tanto che, l’altra sera alla Carotta, per poco non è passato un documento che, di fatto, impegnava la giunta addirittura a stralciare il contratto siglato con l’azienda transalpina.
Alla fine però, come si dice per il rotto della cuffia, è stata invece approvata una mozione più morbida, nella quale si chiede di prevedere, a fianco di Leroy Merlin, l’attivazione di un distretto di economia solidale e sostenibile che valorizzi le attività già presenti nell’area, come ad esempio Altra Agricoltura Nordest, e la tutela del verde pubblico. La mozione, quanto prima, sarà discussa nel parlamentino di Palazzo Moroni.