Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Blitz antidroga al Bernardi marijuana trovata nell’ovetto
I cani fiutano lo stupefacente tra i banchi. Il preside: «I giovani vanno seguiti»
La sorpresa in effetti c’era, ma non era certamente adatta a un adolescente. Nell’ovetto Kinder «dimenticato» in un laboratorio di meccanica, qualche studente del Bernardi aveva nascosto cinque grammi di marijuana: a trovarli è stato Hero, un cane dei carabinieri che non si è lasciato ingannare dall’apparenza e ha fiutato lo stupefacente nella capsula di plastica più amata dai bambini.
La scoperta è arrivata al termine di un controllo richiesto dal preside Roberto Turetta ai carabinieri di Prato della Valle e affidato all’unità cinofila di Torreglia che martedì ha passato al setaccio cinque laboratori e alcune aule dell’istituto professionale di via Manzoni per scovare l’eventuale presenza di sostanze proibite.
Prima di entrare in azione, i militari dell’Arma hanno anche incontrato gli studenti per metterli in guardia dai rischi legati al consumo di droga. E forse è stato proprio dopo il monito dei militari che l’alunno del Bernardi (scuola che qualche settimana fa era già finita nell’occhio del ciclone per la convivenza turbolenta tra i suoi studenti e le studentesse del liceo artistico Selvatico) ha pensato bene di disfarsi dell’ovetto Kinder: la piccola dose di marijuana rintracciata da Hero è stata sequestrata ma per ora non si registrano sanzioni, in quanto non è stato possibile risalire al proprietario.
Da un lato, l’utilizzo della capsula fa pensare che gli studenti abbiano scambiato la marijuana per un gioco, senza rendersi pienamente conto che si tratta di una trasgressione con effetti collaterali sia per la salute che per la fedina penale; dall’altro, l’espediente dell’ovetto e la sostituzione della sorpresa denotano astuzia e premeditazione.
Insomma, la sensazione è che gli studenti abbiano una certa confidenza con le droghe leggere e con gli accorgimenti per evitare di essere scoperti. «Ma finora non ci sono stati particolari allarmi – commenta Turetta -. L’abuso di alcol e droghe avviene soprattutto nei weekend, quindi fuori da scuola. Ogni anno concordo e sollecito le visite dei carabinieri semplicemente perché non voglio nascondere la polvere sotto al tappeto. Più che reprimere, l’obiettivo di azioni come queste è prevenire: sono dell’idea che si debba intervenire prima che i buoi siano scappati dal recinto, altrimenti è inutile cercare».
Il primo controllo anti-droga dell’anno non sarà l’ultimo: «Prima di Natale – annuncia Turetta - organizzeremo almeno un’altra visita per dimostrare la vicinanza delle istituzioni. La presenza dei carabinieri in un luogo delicato come la scuola è un segnale positivo».
Sull’episodio dell’ovetto Kinder, Turetta fa buon viso a cattivo gioco: «Cercherò di capire qualcosa in più, non tanto per perseguire il singolo colpevole quanto per lavorare sull’educazione collettiva dei ragazzi».