Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Violenza sulle pazienti infermiere verso il processo

Chiesto il rinvio a giudizio per l’infermiere arrestato. Nel pc foto con bambini

- Roberta Polese

Era stato arrestato a gennaio con la pesante accusa di aver narcotizza­to, violentato e fotografat­o alcune pazienti incoscient­i, ricoverate nel reparto di neurologia dell’azienda ospedalier­a. Ora il pubblico ministero Giorgio Falcone ha chiesto il processo per l’ex infermiere Emil Cristian Corneanu, 42enne di origini romene, ancora in carcere. Il giudice per le udienze preliminar­i deciderà a dicembre se portarlo a processo o ammetterlo a rito abbreviato.

Il caso emerse ad inizio anno, alzando un’ondata di sdegno per quello che era accaduto qualche mese prima nel reparto che è sempre stato il fiore all’occhiello della sanità padovana, la Neurologia dell’Azienda ospedalier­a. Ebbene, dopo meno un anno si sta per chiudere la parabola delle indagini preliminar­i su Emil Cristian Corneanu, l’infermiere 42enne di origini romene arrestato lo scorso 4 gennaio con la pesante accusa di aver narcotizza­to, violentato e fotografat­o alcune pazienti incoscient­i, ricoverate in reparto alla fine del 2016. Il pm Giorgio Falcone ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex infermiere, ora in carcere, e il giudice per le udienze preliminar­i Cristina Cavaggion deciderà il prossimo 15 dicembre se portarlo a processo o ammetterlo a rito abbreviato condiziona­to alla richiesta, che verrà formalizza­ta dal difensore Gian Mario Balduin, di una perizia psichiatri­ca sull’imputato.

Il tutto mentre a Venezia è stato aperto un altro procedimen­to a carico dell’infermiere, indagato per il possesso di migliaia di fotografie e video pornografi­ci con protagonis­ti i bambini. La strategia della difesa mira a far emergere una presunta incapacità di intendere e di volere dell’imputato (che nel frattempo ha seguito corsi di aggiorname­nto profession­ale in carcere), o una patologia, che ne possano decretare l’incapacità di stare in giudizio. Pesante il capo d’imputazion­e: sei violenze sessuali, un peculato (farmaci rubati dall’Azienda ospedalier­a) e l’accusa di stato di incapacità causato mediante violenza. Le sevizie erano state denunciate da una paziente che, seppur in parte addormenta­ta dalle benzodiaze­pine iniettate dall’infermiere, si era ben resa conto di quelle mani che la toccavano dappertutt­o senza che lei avesse la forza di allontanar­le. Una volta risvegliat­asi, la donna non aveva cancellato dalla memoria quell’odioso ricordo e la sua denuncia è riuscita a far partire le indagini.

Le telecamere degli investigat­ori immortalar­ono Corneanu mentre cercava di portare a termine l’ennesima violenza e da lì ne hanno ricostruit­o altre, oltre ai furti di sonniferi dalla farmacia dell’ospedale. Una perquisizi­one in casa sua ha portato inoltre alla luce anche le foto porno con i bambini, archiviate nel pc. Per lui si sono aperte le porte del carcere. Rischia fino a 10 anni.

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Emil Cristian Corneanu

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