Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Scuole, il migliore è ancora il Fermi La preside: «Allievi molto motivati»
Quattro edizioni, quattro medaglie d’oro: per «Eduscopio», l’indagine sulla qualità delle scuole superiori italiane promossa dalla Fondazione Agnelli, a Padova il migliore è sempre il Fermi, almeno per chi ambisce all’Università. L’indice Fga, ricavato dalla somma tra la media dei voti conseguiti al primo anno di Università e la percentuale degli esami superati dai neodiplomati, premia nuovamente il liceo scientifico, dove la media voto è di 28,01 e quella dei crediti conseguiti è di 85,01, per un punteggio complessivo di 84,38. In quanto a media voto fanno meglio solo i diplomati del Romano Bruni di Padova (28,43) e del Ferrari di Este (28,19), che però avanzano con un ritmo leggermente più lento e si devono accontentare del podio. Tra i licei classici primeggia il Tito Livio col 77,99, tra le scuole di scienze umane il Caro di Cittadella col 67,65; per quanto riguarda le altre tipologie buona performance per il linguistico Einstein di Piove di Sacco (75,77) e il tecnico Scalcerle (75,44), più distaccato l’artistico Modigliani (63,11).
«Eduscopio» propone anche una classifica dedicata a chi pensa di entrare subito nel mondo del lavoro: il confronto è tra la percentuale dei ragazzi impiegati entro due anni dal diploma e la coerenza della mansione ricoperta col percorso di studi seguito. In questo caso la conferma arriva dal tecnico Mattei di Conselve, saldamente primo (come l’anno scorso) con la media del 71,66 davanti al Newton-Pertini di Camposampiero (60,71); tra i professionali buoni risultati per il Pietro d’Abano di Abano (70,51) e il Meucci di Cittadella (63,26).
I riflettori restano però sul Fermi: «Riceviamo studenti molto motivati da famiglie con grandi aspettative — spiega Alberta Angelini, la preside —. Questa è una scuola rigorosa e non tutti superano la selezione del biennio, i docenti sono appassionati e aiutano i ragazzi a creare sinergie, come dimostrano i lavori realizzati per la mostra alla Gran Guardia sul connubio tra scienza e arte. Il fiore all’occhiello è la robotica, ma ci sono tante altre competenze, dal latino al teatro. Tra i diplomati pure uno studente di Ingegneria che ha vinto un premio di poesia e un promotore dell’Erasmus».