Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Coltellate in stazione, momenti di panico
Un tunisino insanguinato vagava tra i passanti davanti al McDonald’s
La macchia di sangue che è rimasta impressa sul selciato a lungo non lascia molto spazio all’immaginazione.
Attimi di panico ieri pomeriggio davanti al McDonald’s della Stazione, dove i vigili sono intervenuti per soccorrere un tunisino di 25 anni sfregiato al volto poco prima da un conoscente armato di coltello. Tutto è iniziato attorno alle 16.15, quando il giovane tunisino si è presentato sul piazzale del McDonald’s con un vistoso taglio a una guancia e un fazzoletto impregnato di sangue in mano. Davanti al fast food c’erano due pattuglie della polizia locale, che presidiavano la zona proprio per tenere sotto controllo eventuali movimenti strani. Il giovane tunisino è sbucato fuori dal nulla e ha raggiunto gli agenti proprio perché poco prima aveva subito un’aggressione: «È stata una persona che conosco. Presto, chiamate un’ambulanza», ha detto il ragazzo. Gli agenti non ci hanno pensato su due volte; il Suem è intervenuto nel giro di pochi minuti e i sanitari hanno trasportato in ospedale il ferito, che si è fatto medicare ma non ha voluto sporgere denuncia. La scena è avvenuta di fronte a decine di passanti e pendolari che a quell’ora stavano uscendo o entrando in stazione per prendere il treno, oltre che davanti ai passeggeri del tram; a quanto pare, l’aggressione si è consumata in via Tommaseo, lontano da occhi indiscreti, a poche centinaia di metri in linea d’aria dal presidio dei vigili.
Dopo questo episodio, la questione sicurezza in zona Stazione torna inevitabilmente sotto i riflettori, con il sindaco Sergio Giordani e il vicesindaco Arturo Lorenzoni nel mirino dei commenti sui social. La scorsa settimana, poco prima di trasferirsi a Roma per entrare in servizio al Viminale, l’ex questore Gianfranco Bernabei aveva sottolineato che dal 2015 a oggi in zona Stazione i reati sono in calo. La cronaca dice il contrario: nelle ultime settimane i carabinieri hanno arrestato un 37enne del Togo che ha aggredito un controllore, mentre la polizia ha fermato un tunisino di 26 anni che ha minacciato i passeggeri del tram con un manico di ombrello dopo aver cercato di rubare un cellulare. Ieri l’ultimo episodio. Avevano scaricato i file con tutte le informazioni di Unionfidi, le avevano manipolate da remoto rendendole inaccessibili ai funzionari, poi si erano licenziati e avevano creato una società di gestione prestiti del tutto simile a Unionfidi, facendo all’agenzia padovana concorrenza sleale. Il pubblico ministero Carlotta Franceschetti di Venezia ha ottenuto dal gip il rinvio a giudizio per Enrico Ferla, Moreno Guarato e Jessica Gaigher, tutti vicentini ex dipendenti di Unionfidi di Padova. I reati contestati sono danneggiamento (della rete informatica), concorrenza sleale e accesso abusivo al sistema informatico. I reati sono stati commessi tra il 2012 e il 2014. (r.pol.)