Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Citta corsaro, ora la Lazio
Tim Cup, al Mazza i granata superano la Spal: ottavi il 13 dicembre all’Olimpico
Difficile trovare aggettivi e parole per descrivere la bellezza dell’impresa del Cittadella. Un’impresa storica, che porta Roberto Venturato a sfidare nientemeno che Simone Inzaghi il prossimo 13 dicembre all’Olimpico.
Impresa storica, certo, ma non unica nel suo genere, visto che in passato ai grandi palcoscenici di Coppa Italia i granata si sono già avvicinati. Pennellate di un passato che ritorna all’improvviso: Napoli, Fiorentina al Franchi, Inter a San Siro e pure un’altra volta contro la Lazio. Sfogliando gli almanacchi sono passati quasi dodici anni, da quel lontano 12 gennaio 2006, quando il Cittadella impattò 0-0 dopo aver perso più che onorevolmente all’Olimpico per 2-0. Fu eliminazione ma gli applausi furono convinti e totali. Oggi, dopo il perentorio 2-0 di Ferrara sulla Spal, il Cittadella si prepara a una nuova puntata di un’entusiasmante cavalcata di Coppa. Notti magiche, che lasciano il segno, che aumentano l’entusiasmo e catturano tifosi, perché è anche così che si costruisce la storia. «Siamo felici — spiega un raggiante Stefano Marchetti a fine partita — è stata una grande serata, abbiamo battuto una squadra di Serie A dopo aver fatto lo stesso al turno precedente a Bologna. È un vanto e un orgoglio per tutti noi e per i nostri ragazzi, che hanno dato tutto». E la gioia del dg granata è più che giustificata, perché è un po’ la giornata delle imprese epiche. Dopo quella del Pordenone a Cagliari, arriva quella granata con la qualificazione agli ottavi di Tim Cup.
Gestione perfetta, difesa accorta, Spal ridotta ai minimi termini e con la testa probabilmente al campionato. A decidere sono un’autorete di Konaté e un autentico gioiello di Schenetti, servito da un magistrale Kouamé. «Io sono felice per i ragazzi per questa impresa — esulta Venturato — abbiamo battuto il Bologna e poi la Spal, due squadre di serie A e adesso andiamo a giocare contro la Lazio, una delle squadre migliori della massima serie. E’ una bellissima soddisfazione. Il mio modello come si sa è il calcio olandese: ho sempre cercato di trarre spunto da quel tipo di modo di stare in campo». Quindi calcio spumeggiante e aggressivo, pure con tante cosiddette seconde linee in campo. E il vantaggio arriva quasi subito, quando al 13’ Salvi dalla sinistra crossa, Chiaretti impenna il pallone e Konaté nel tentativo di contrastare Arrighini colpisce la sfera col fianco destro, vanificando pure il colpo di reni di Gomis. La Spal, che pure schiera un attacco con Borriello e Floccari, è davvero poca cosa, accusa il colpo e prova a rialzarsi.
Ma costruisce poco e al 39’ Oikonomu spara incredibilmente a lato da posizione interessantissima, poi nella ripresa arriva un inutile assalto che produce solo un colpo di testa di Borriello a lato. Venturato sgancia il doppio cambio nel finale e spedisce in campo Litteri e Kouamé: e proprio l’ivoriano in contropiede serve l’assist decisivo per Schenetti, che fa impazzire i tifosi granata al Mazza. E che adesso si godranno un’altra vetrina di lusso il 13 dicembre a Roma con la Lazio. Tanto di cappello.