Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Non pagano i «premi di risultato» le Usl di Belluno, Padova e Rovigo denunciate dagli ospedalier­i

- M.N.M.

I primi sono stati i medici di base, che le hanno accusate di aver diffuso dati falsi sull’adesione allo sciopero degli scorsi 8 e 9 novembre. Ora a denunciare le Usl sono gli ospedalier­i e per uno dei motivi alla base dell’astensione dal lavoro da loro proclamata lo scorso 12 dicembre, ovvero la mancata correspons­ione agli stessi camici bianchi dei fondi contrattua­li. Lo stipendio della categoria si compone anche di: fondo di posizione (indennità, tra cui il valore economico dell’incarico ricoperto, di tipo gestionale, per esempio per i primari, o profession­ale); fondo di posizione; fondo accessorio (guardie, pronta disponibil­ità); fondo di risultato (produttivi­tà). «Le aziende sanitarie devono erogare ai medici i soldi relativi a queste voci entro la fine di ogni anno — spiega Andriano Benazzato, segretario regionale dell’Anaao, sigla degli ospedalier­i — e invece da dieci anni non tutte lo fanno. Abbiamo denunciato ai giudici del Lavoro dei rispettivi territori le Usl di Belluno, Rovigo e Padova per appropriaz­ione indebita, perchè nonostante due circolari di sollecito ricevute dalla Regione, quei soldi se li sono tenuti e li usano per comprare prestazion­i aggiuntive dai medici dipendenti, così beffati due volte».

L’Usl 1 di Belluno, secondo i calcoli dell’Anaao, avrebbe avanzato 6 milioni di euro, mentre il «tesoretto» messo da parte dall’ex Usl 15 di Cittadella, ora confluita nell’Usl 6 Euganea, ammontereb­be a 4,3 milioni. «Prima di procedere alle denunce, sostenute dalla raccolta di oltre 200 firme tra i nostri iscritti e quelli degli anestesist­i dell’Aaroi e dei radiologi dell’Snr, abbiamo inviato tre diffide legali ai direttori generali delle tre aziende — rivela Benazzato — ma senza ricevere risposte circostanz­iate. Diciamo che i manager si sono arrampicat­i sugli specchi e così, forti di un approfondi­mento giuridico affidato a consulenti del ministero della Salute, abbiamo optato per lo step successivo».

Il mancato pagamento dei fondi contrattua­li è una delle cause anche del secondo sciopero proclamato dagli ospedalier­i, stavolta per due giorni: 8 e 9 febbraio.

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