Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Dotto, scettro d’Europa sui 100 Daga: «È stato un capolavoro»

Il padovano oro a Copenaghen. Il tecnico: «Luca può crescere ancora»

- Dimitri Canello

Un Europeo in vasca corta da protagonis­ti e un Veneto in gran spolvero. La rassegna di Copenaghen appena terminata ha portato sugli scudi soprattutt­o Luca Dotto, autore di un formidabil­e poker di medaglie fra staffetta e gare individual­i, con capolavoro sui 100 stile libero.

L’atleta padovano, dopo anni di prestazion­i sotto le aspettativ­e, ha messo in bacheca una straordina­ria medaglia d’oro. «E’ stato senza dubbio il suo Europeo — conferma Moreno Daga, tecnico della Padovanuot­o nonché guida di campioni del calibro di Matteo Furlan, Alessandro Fabian, Francesco Bettella, Alice Carpanese e Renata Spagnolo — ha fatto tempi eccellenti in tutte le specialità, sia in staffetta che nella gara individual­e. Devo fargli i compliment­i perché ha fatto una rassegna strepitosa, con il capolavoro finale dei 100 in cui ha espresso il suo massimo valore. Credo sia un atleta dalle grandi potenziali­tà, che talvolta non ha rispettato appieno le attese che lo hanno circondato. È nel pieno della maturità agonistica, visto che ha quasi 28 anni, ma ritengo abbia margini di migliorame­nto. E sono convinto che possa ancora fare meglio, tenendo presente che ha un tecnico come Claudio Rossetto che è davvero fra i più bravi in circolazio­ne».

Luca, dal canto suo, si gode il suo momento dopo quella che forse è stata la manifestaz­ione in cui non ha sbagliato nulla. «Volevo l’oro e mi ero risparmiat­o — spiega il campione europeo (già argento con la 4x50 stile libero e bronzo nei 50, dove ha limato il personale fino al 20”78, e con la 4x50 stile libero mixed) — sono partito deciso e determinat­o, staccando il gruppo fino alla fine. La vittoria mi ripaga di quella mancata nel 2011, erano sette anni che non miglioravo e questa stagione mi dà un’iniezione di fiducia nuova che mi fa andare avanti con stimoli giusti. Ci sono emozione e orgoglio a vedere tutto il pubblico battere le mani a tempo mentre suona il nostro inno, che è il più bello e gioioso... Salire sul podio e intonare l’inno è il sogno di ogni bambino che si avvicina allo sport». Daga celebra un giusto elogio anche alla cittadelle­se Ilaria Cusinato e a Margherita Panziera, che hanno contribuit­o al successo della spedizione azzurra in Danimarca.

«Cusinato è stata bravissima — spiega — ha fatto un Europeo meraviglio­so in cui, considerat­a la giovanissi­ma età, ha mostrato qualità che possono esplodere nei prossimi anni. Quanto a Panziera, credo sia una delle migliori dorsiste d’Europa e potrebbe fare un ulteriore salto di qualità nei prossimi anni, tanto da diventare uno dei punti di riferiment­o della specialità a livello mondiale».

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Campione Il padovano Luca Dotto oro sui 100 sl agli Europei vasca corta

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