Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Elezioni, grandi manovre al via
Voto alle Politiche verso il 4 marzo, poche chance ai contendenti polesani Le ricandidature: Crivellari (Pd), Amidei con Fd’I e Munerato centrista
Con lo scioglimento delle Camere previsto per domani pomeriggio sono già partite le grandi manovre per le elezioni politiche nel 2018 che dovrebbero tenersi la prima domenica di marzo, quindi presumibilmente il giorno 4 del mese. È però opinione comune in Polesine che la nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum a sistema misto maggioritario e proporzionale, non aiuterà troppo la provincia di Rovigo.
Alla Camera ci sarà un collegio uninominale che coincide con il Polesine. Per i sette seggi del proporzionale, però, la provincia di Rovigo è stata accorpata a tutta quella di Verona che ha un numero di elettori superiore di tre volte quello polesano.
Al Senato, il collegio uninominale invece vede la provincia di Rovigo insieme a Chioggia e altri 15 comuni della provincia di Venezia: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Cavarzere, Chioggia, Cona, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Mira, Mirano, Pianiga, Salzano, Santa Maria di Sala, Stra e Vigonovo.
Per i seggi plurinominali al Senato il Polesine è con le province di Venezia, Treviso e Belluno per sette posti disponibili.
Si sono già detti «a disposizione» per tentare di ripetere l’esperienza parlamentare i tre polesani uscenti ovvero il deputato Diego Crivellari (Partito Democratico) e i senatori Bartolomeo Amidei (Fdi) ed Emanuela Munerato (Fare!).
Se Crivellari specifica che «sono i circoli locali del partito a chiedermi di ripresentarmi», Amidei e Munerato sono in trattative — e piuttosto accreditati — rispettivamente con «Fratelli d’Italia» e «Noi con l’Italia», la neonata lista centrista che correrà nel centrodestra e che ha come presidente nazionale l’ex forzista Raffaele Fitto. Anche se solo il collegio uninominale alla Camera dà garanzie per l’elezione di un polesano «doc», le sezioni provinciali dei partiti non stanno certo alla finestra.
Effervescenza in Forza Italia, dove i nomi che circolano come possibili candidati sono già numerosi. Si va da Marco Trombini, presidente della Provincia e sindaco di Ceneselli a Paolo Avezzù, presidente del consiglio comunale di Rovigo, on in corsa anche il presidente del Centro anziani di Adria, l’avvocato Sandra Passadore e quello di «Asm Set» (la società municipalizza del capoluogo per la vendita di elettricità e gas), Cristina Folchini, passando per il sindaco di Fiesso Umbertiano Luigia Modonesi e il vice-primo cittadino di Adria, Federico Simoni.
La Lega si dice in attesa dei vertici di inizio gennaio, anche se le indiscrezioni dicono che il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin e l’assessore regionale all’Urbanistica, Cristiano Corazzari dovrebbero rimanere dove sono.
In casa Pd l’unico nome che gira con quello di Crivellari è Nadia Romeo, capogruppo comunale a Rovigo.
In «Liberi e Uguali» (LeU), la formazione di sinistra presieduta da Pietro Grasso, il nome che gira è quello di Giancarlo Lovisari, ex dirigente di As2.
Massimo riserbo in casa M5S.