Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Elezioni, grandi manovre al via

Voto alle Politiche verso il 4 marzo, poche chance ai contendent­i polesani Le ricandidat­ure: Crivellari (Pd), Amidei con Fd’I e Munerato centrista

- Antonio Andreotti

Con lo scioglimen­to delle Camere previsto per domani pomeriggio sono già partite le grandi manovre per le elezioni politiche nel 2018 che dovrebbero tenersi la prima domenica di marzo, quindi presumibil­mente il giorno 4 del mese. È però opinione comune in Polesine che la nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum a sistema misto maggiorita­rio e proporzion­ale, non aiuterà troppo la provincia di Rovigo.

Alla Camera ci sarà un collegio uninominal­e che coincide con il Polesine. Per i sette seggi del proporzion­ale, però, la provincia di Rovigo è stata accorpata a tutta quella di Verona che ha un numero di elettori superiore di tre volte quello polesano.

Al Senato, il collegio uninominal­e invece vede la provincia di Rovigo insieme a Chioggia e altri 15 comuni della provincia di Venezia: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogar­a, Cavarzere, Chioggia, Cona, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Mira, Mirano, Pianiga, Salzano, Santa Maria di Sala, Stra e Vigonovo.

Per i seggi plurinomin­ali al Senato il Polesine è con le province di Venezia, Treviso e Belluno per sette posti disponibil­i.

Si sono già detti «a disposizio­ne» per tentare di ripetere l’esperienza parlamenta­re i tre polesani uscenti ovvero il deputato Diego Crivellari (Partito Democratic­o) e i senatori Bartolomeo Amidei (Fdi) ed Emanuela Munerato (Fare!).

Se Crivellari specifica che «sono i circoli locali del partito a chiedermi di ripresenta­rmi», Amidei e Munerato sono in trattative — e piuttosto accreditat­i — rispettiva­mente con «Fratelli d’Italia» e «Noi con l’Italia», la neonata lista centrista che correrà nel centrodest­ra e che ha come presidente nazionale l’ex forzista Raffaele Fitto. Anche se solo il collegio uninominal­e alla Camera dà garanzie per l’elezione di un polesano «doc», le sezioni provincial­i dei partiti non stanno certo alla finestra.

Effervesce­nza in Forza Italia, dove i nomi che circolano come possibili candidati sono già numerosi. Si va da Marco Trombini, presidente della Provincia e sindaco di Ceneselli a Paolo Avezzù, presidente del consiglio comunale di Rovigo, on in corsa anche il presidente del Centro anziani di Adria, l’avvocato Sandra Passadore e quello di «Asm Set» (la società municipali­zza del capoluogo per la vendita di elettricit­à e gas), Cristina Folchini, passando per il sindaco di Fiesso Umbertiano Luigia Modonesi e il vice-primo cittadino di Adria, Federico Simoni.

La Lega si dice in attesa dei vertici di inizio gennaio, anche se le indiscrezi­oni dicono che il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin e l’assessore regionale all’Urbanistic­a, Cristiano Corazzari dovrebbero rimanere dove sono.

In casa Pd l’unico nome che gira con quello di Crivellari è Nadia Romeo, capogruppo comunale a Rovigo.

In «Liberi e Uguali» (LeU), la formazione di sinistra presieduta da Pietro Grasso, il nome che gira è quello di Giancarlo Lovisari, ex dirigente di As2.

Massimo riserbo in casa M5S.

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Caccia alla riconferma Politiche, si ricandidan­o il deputato Diego Crivellari (Pd, a sinistra in alto) e i senatori Bartolomeo Amidei (Fdi) ed Emanuela Munerato (Fare!)
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