Vicenza calcio, la Finanza setaccia i conti

Vicenza calcio: ieri la Finanza ha perquisito il quartier generale di via Schio, a caccia di documentazione contabile e societaria, relativa allo stato economico e al rosso da 14 milioni del club. La procura ha aperto un’indagine e potrebbe chiedere i fallimento.

Nuova bufera sul Vicenza. Ieri mattina la guardia di finanza ha perquisito la sede del club, a caccia di documentazione contabile e societaria relativa allo stato economico e alla situazione debitoria. Che sarebbe talmente grave da mettere a rischio 115 anni di storia sportiva: la montagna di debiti accumulati dai biancorossi è alta 13, forse 14 milioni. A chiedere il fallimento al tribunale potrebbe essere anche la procura di Vicenza, una volta appurato lo stato (eventuale) di insolvenza della società, attraverso i documenti acquisiti, dopo aver scandagliato i conti e le gestioni degli ultimi anni. L’inchiesta al momento è solo conoscitiva, senza ipotesi di reato né indagati. La procura ha agito di propria iniziativa, sulla base delle notizie dei mancati pagamenti degli stipendi ai giocatori e per «datati» procedimenti penali collegati a debiti con l’erario. I magistrati potrebbero anche essersi mossi su istanza fallimentare di Rivas, proprietaria del centro tecnico Morosini, sede degli allenamenti, che lamenta 200mila euro di affitti non pagati. Ma quest’ultimo è solo uno dei tanti debiti del Vicenza: c’è il mancato pagamento degli stipendi a calciatori, dipendenti e collaboratori, e la rata per il versamento dell’Iva (ce ne sono per 12 anni) pagata solo in parte e in ritardo sulla scadenza del 30 ottobre. Poi c’è il Comune, creditore di circa 580 mila euro, anche questi spalmati in 12 anni, che attende ancora i 42 mila euro previsti dal piano di rientro e ora minaccia lo sfratto dal «Menti». Il centro tecnico di Isola Vicentina è già off limits, sempre causa debiti.

Lo stadio Il Menti, sede del Vicenza