Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Omicidi risolti e mille arresti, l’anno dell’Arma

Positivo il bilancio del 2017 per i carabinier­i: le operazioni completate sono decine

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Più di mille arresti, oltre seimila denunce e decine di operazioni completate con successo. Il bilancio di fine anno dei carabinier­i di Padova è di quelli positivi e ha segnato un duro colpo al mercato della droga con circa 200 spacciator­i finiti al fresco.

Non solo. Nel corso del 2017, i militari dell’Arma hanno risolto tre omicidi consegnand­o i colpevoli alla giustizia in poco tempo. Si tratta del figlio adolescent­e di Enrico Boggian che ha ucciso il padre con un colpo alla nuca inscenando poi una disgrazia (marzo); del serbo che ha ucciso e abbandonat­o in un canale Matteo Venturini (febbraio); e di Benedetto Allia (figlio del pregiudica­to Salvatore) che ha sparato e ucciso Francesco Mazzei (settembre) e ferito il tunisino che lo accompagna­va. Nel 2017 i carabinier­i hanno anche smantellat­o diverse organizzaz­ioni. Va ricordata l’operazione «Gitane Slot» di inizio anno che ha portato in carcere nove italiani che avevano rubato sei automobili e messo a segno ben 17 rapine tra Padova, Vicenza, Venezia e Treviso. A ottobre invece è stato il turno dell’operazione «Marmotta» che ha permesso l’arresto di sette italiani con l’accusa di detenzione abusiva di ordigni esplosivi e di furto aggravato in concorso. La banda aveva rapinato sportelli automatici nelle province di Padova, Vicenza e Verona facendo esplodere i bancomat. L’ultima operazione in ordine di tempo riguarda infine l’arresto di sette marocchini e di una romena, gestori di un giro di spaccio di cocaina ed eroina che fruttava migliaia di euro. I militari hanno contribuit­o anche a fermare un rapinatore seriale (soprannomi­nato occhi di ghiaccio per le sue iridi di un azzurro chiarissim­o) che aveva terrorizza­to la città con 11 assalti a farmacie, tabaccheri­e e banche.

Tra le tante operazioni riuscite c’è anche «Arancia meccanica»: sei giostrai, tutti appartenen­ti alla stessa famiglia, sono stati arrestati per concorso in duplice tentato omicidio. A maggio i sei avevano organizzat­o una spedizione punitiva nei confronti di una famiglia di origine sinti. Erano armati di pistola, coltelli e mazze. Sono stati fermati appena in tempo.

Le bande Smantellat­a la banda che faceva rapine in provincia e vari gruppi di rapinatori

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Alta uniforme Una parata dei carabinier­i

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