Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Referendum, la comunicazione è costata oltre un milione Soldi a H-Farm e Zeta Group
Quando si dice «la comunicazione è tutto». La regola aurea della contemporaneità è stata ben assimilata dalla Regione Veneto che sulla comunicazione relativa al referendum sull’autonomia dello scorso 22 ottobre ha puntato, com’è noto, davvero forte, per la precisione 1,2 milioni di euro.
A spulciare fra le diverse voci di spesa, non stupisce, quindi, che la dimensione del web abbia giocato un ruolo non secondario. Quasi 72 mila euro a H-Farm suddivisi in due importi identici, 35.990 euro come riporta l’ultimo Bur regionale. Il primo pagamento è stato disposto in favore di «Shado tv» che ha sede sempre a Roncade, all’interno di H-Farm, a fronte della voce «web design relativo alla massimizzazione della conoscenza della comunicazione istituzionale del referendum del 22 ottobre». Insomma, tradotto dal burocratese, siti, loghi, grafica coordinata e, naturalmente, le tante clip video che hanno animato la comunicazione sui social media. Alla casa madre, H-Farm, stesso importo per «il servizio di web marketing per la massimizzazione ecc». Un brand ha prodotto i contenuti multimediali, l’altro, più noto, ha provveduto a metterli a frutto sulla Rete. Il tutto a seguito di una valutazione, da parte della Regione, di una serie di preventivi. Per restare nel Trevigiano, ci si imbatte in un altro decreto della direzione enti locali che conferisce 25.620 euro a Zeta Group, lo storico service video della Marca che si è occupato della produzione dei video informativi poi girati sulle emittenti locali. Poco lontano, a Dosson di Casier, la Sit, Società Industrie Tipografiche, riceverà 30.744 euro per la stampa della famosa «ricevuta di voto» in sostituzione della tessera elettorale. Per Zeta Group e Sit si è svolta una gara sul Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione. La parte del leone, però, la fa «la stampa del materiale e decorazioni dei mezzi del trasporto pubblico locale» con un totale di 85.034 euro. La suddivisione di questo capitolo di spesa si è giocata fra tre società milanesi: 42.868 euro sono andati alla Igp Decaux di Assago, altri 26.840 alla Ops Group e, infine, 15.326 euro alla società Questa Pubblicità.
Non si è tralasciato proprio nessun fronte per catturare l’attenzione dei veneti chiamati alle urne: 27.523 euro sono stati spesi per «il servizio di diffusione di spot informativi presso le sale cinematografiche in concessione nelle province del Veneto». Di questi, 2.732 alla MP Quadro di Verona, 7.222 a The Space Cinema 1 di Roma ma il grosso è rimasto «in patria» con 17.568 euro a Studio Pubblicità Scapin di Vigonza, nel Padovano. Si torna a Milano per la «diffusione di messaggi informativi a carattere istituzionale su organi di stampa», importo 4.270 euro e 3.904 euro a L’Altro Giornale di San Pietro in Cariano, nel Veronese per un totale di 8.174, cifra bassa rispetto, naturalmente, al web.