Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Salviato, un «rientro» alla base
Il difensore padovano, ex Cremonese, ritorna al biancoscudo dopo le giovanili «Arrivai fino ai Giovanissimi ma ero troppo basso...». Attacco, stretta su Gliozzi
Ha avuto la notizia direttamente sul suo account Whatsapp mentre si trova a Dubai per un breve periodo di vacanza. Facile pensare a quello che può essere passato per la testa a Simone Salviato, che ritorna a casa dopo quindici anni.
Tanti, infatti, sono quelli passati dal lontano 2002, quando l’esterno padovano, 30 anni, fu costretto a lasciare i Giovanissimi biancoscudati perché ritenuto troppo basso. «Iniziai da piccolino nel Padova — ha dichiarato in una recente intervista Salviato — arrivai fino ai Giovanissimi, ma poi fui scartato perché non avevo il fisico: in effetti all’epoca ero un nanetto... Andai a giocare al Riviera del Brenta. Ero trequartista e segnai 16 gol. Poi ci fu l’esperienza nella primavera del Venezia prima di andare a Trento in D». Poi il debutto nei professionisti nel Rovigo e poi a Mantova, Livorno, Novara, Pescara, Bari e Lanciano fino alla Cremonese, con cui ha festeggiato la promozione in serie B nel giugno scorso. Adesso di nuovo il Padova, che ieri ne ha ufficializzato l’acquisto a titolo definitivo dal club grigiorosso per sostituire Nicola Madonna. Salviato è molto amico di Luca Belingheri e lo ritroverà in biancoscudato, dopo aver condiviso due promozioni con le maglie di Livorno e Cremonedo se. Facile pensare che possa essere tornato nella sua Padova per centrare la terza, visto che Belingheri lo ha preceduto di pochi mesi e ha già segnato quattro gol in maglia biancoscudata.
I due sono grandissimi amici dentro e fuori il campo: «Sono stato suo testimone di nozze — sorride Belingheri — e lui è il padrino di mio figlio. Questo può far capire il legame che abbiamo, che coinvolge le rispettive famiglie e va ben oltre il calcio. Non posso che essere contento che Simone sia tornato a Padova, è chiaro che il pensiero va alle due promozioni che abbiamo condiviso a Cremona e a Livorno e speriamo di poter festeggiare la terza a giugno. Noi ci proviamo, per ora dico “magari”, più avanti spero possa diventare qualcosa di concreto». Belingheri parla anche della situazione della squadra, prima in classifica ma ultimamente un po’ in frenata. «Sono consapevole che ci sia stato un calo di rendimento — evidenzia — anche da parte mia non ho avuto la brillantezza dei primi due mesi. È anche vero che quan- si gioca per vincere non è facile mantenere determinati standard con costanza e non è la stessa cosa giocare per partecipare. L’obiettivo lo conosciamo, penso che nessuno ad agosto si aspettasse che fossimo primi con un buon vantaggio sul secondo posto. Io ci avrei messo la firma». Nel frattempo venerdì è atteso il rientro dalle ferie di Ettore Gliozzi, che darà una risposta al Padova. Il club di viale Rocco ha deciso di puntare su di lui ma da Vercelli ieri, commentando l’interessamento per Alex Geijo, è trapelato che per lo spagnolo sarebbe stata recapitata una proposta scritta del Padova.
Notizia che non ha trovato conferme ma che comunque tiene viva l’opzione biancoscudata per lo stesso Geijo, in uscita da Venezia. Nel tourbillon di voci si registra pure quella di un interesse del Padova per Andrea Arrighini, impiegato a singhiozzo nel Cittadella. Dalla città murata, però, è arrivato un no piuttosto deciso alla possibilità che lo stesso Arrighini possa cambiare maglia a gennaio. Per quanto riguarda Matteo Chinellato, fra oggi e domani il centravanti trevigiano deve dare una risposta al Bassano, che lo vorrebbe subito e che non ha intenzione di trascinare la trattativa.