Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Smog alle stelle, torna lo stop alle no kat

Allarme Pm10, 5 sforamenti nel nuovo anno. Vicino anche il blocco alle Euro 3

- D’Attino

Padova città con l’aria più inquinata del Veneto. Padova che, dopo i 102 giorni di sforamento dei limiti di legge per le polveri sottili, dal 1 gennaio ha già accumulato altri cinque giorni oltre i livelli consentiti di Pm10. Un filotto di dieci giorni consecutiv­i imporra lo stop alle auto Euro 3, ma già da domani torna il blocco alle No kat, sospeso per le feste. Una scelta forse discutibil­e, perché sommandosi ai tanti falò per la Befana, l’effetto è stato negativo.

Le tante Befane bruciate tra venerdì e ieri, non ultima quella enorme di Prato della Valle, hanno inevitabil­mente aggravato la situazione. E le previsioni meteo, che non danno pioggia almeno fino a domani sera-notte, dicono che forse il peggio deve ancora venire. La cappa di smog, su Padova e la sua cintura urbana, si fa sempre più pesante. Tanto che l’anno nuovo è cominciato nella stessa maniera in cui si era chiuso quello vecchio. In base ai dati raccolti dalle cinque centraline dell’Arpav presenti in città, infatti, nei primi cinque giorni del 2018 la quota di Pm10 (le polveri sottili più inquinanti e dannose per la salute) è sempre stata più alta del limite massimo consentito, che è pari a 50 microgramm­i per metro cubo d’aria, con punte di 69 a Camin, 64 alla Mandria, 61 all’Arcella e 58 a Terranegra e alla Stanga. Per di più, calcolando anche le ultime quarantott­ore del 2017, le giornate di sforamento consecutiv­e, alla Mandria, sono già sette. E ciò significa che, se ce ne saranno altre tre (arrivando quindi a un totale di dieci), Palazzo Moroni dovrà bloccare la circolazio­ne pure dei veicoli Euro 3 diesel.

Già, il blocco della circolazio­ne. La decisione di sospenderl­o per due settimane dal 23 dicembre fino a oggi compreso, con l’obiettivo di facilitare gli spostament­i durante le feste, non è certamente stata una delle più felici. Se non altro perché, unita alla scarsezza di precipitaz­ioni, ha contribuit­o a rendere il 2017 l’anno più irrespirab­ile dell’ultimo decennio all’ombra del Santo, con ben 102 superament­i (più o meno un giorno su tre) a fronte dei 35 permessi dalla legge. A tal punto che Padova, nei dodici mesi appena trascorsi, si è rivelata la città più «avvelenata» del Veneto, seguita da Venezia-Mestre (94 sforamenti della soglia di 50 microgramm­i di Pm10 per metro cubo d’aria), Vicenza (90), Treviso (83), Verona (74), Rovigo (60) e Belluno (18).

Dopo l’interruzio­ne appena ricordata, lo stop dei mezzi più vecchi e inquinanti tornerà in vigore domani e, stavolta senza pause, resterà tale fino al 13 aprile. Dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18, non potranno dunque circolare i veicoli benzina Euro 0 ed Euro 1 e quelli diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 nonché le moto e gli scooter immatricol­ati prima del primo gennaio 2000. Via libera, invece, per i mezzi elettrici, ibridi, metano e Gpl. Lo stop, come di consueto, riguarderà l’intero territorio cittadino, ad eccezione di: via Po (tra corso Australia e il confine con Limena), corso Australia, corso Boston (comprese le bretelle per Selvazzano e Abano), corso Primo Maggio, corso Esperanto, corso Kennedy, corso Argentina, ponte Darwin, corso Irlanda, via Boves, corso 13 Giugno, via San Marco (tra corso Argentina e via Friburgo), via delle Grazie, via Friburgo, via Plebiscito, via Einaudi, corso Stati Uniti (tra corso Argentina e il casello autostrada­le di Padova Zona Industrial­e), via Chiesanuov­a, via dei Colli, via Bembo (tra corso Primo Maggio e il confine con Albignaseg­o), via Ricci, via Goldoni (tra via Pescarotto la Fiera), via Rismondo (tra via Ricci e la Fiera), via Avanzo (tra via Plebiscito ed ponte Unità d’Italia), ponte Unità d’Italia, via Guizza (tra il capolinea Sud del tram e il confine con Albignaseg­o), via Pontevigod­arzere (tra via Plebiscito e il confine con Cadoneghe), viale Rocco e via Coppi. Chi verrà sorpreso dai vigili urbani a circolare senza autorizzaz­ione, incorrerà in una multa di 164 euro (114,80 se pagata entro cinque giorni).

Il blocco, dunque, ripartirà in questo modo. Ma, come scritto sopra, se i giorni consecutiv­i di superament­o toccherann­o quota dieci, il Comune dovrà non solo fermare anche i veicoli Euro 3 diesel, ma pure ampliare l’orario dello stop: dal lunedì alla domenica, dalle 8,30 alle 18. Quindi, tutta la settimana e senza soste a metà giornata. In Municipio, l’assessore all’Ambiente Chiara Gallani non fa che compulsare i bollettini dell’Arpav. Molti padovani, invece, sperano che piova.

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 ??  ?? Aria sporca Dopo un 2017 con 102 giorni di sforamenti per le Pm10,, il 2018 riparte male
Aria sporca Dopo un 2017 con 102 giorni di sforamenti per le Pm10,, il 2018 riparte male

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