Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Simulano il passaggio del tram per dire no al mezzo su rotaie

Voltabaroz­zo, dimostrazi­one sul ponte: «Meglio i bus elettrici»

- Silvia Moranduzzo

Una simulazion­e del passaggio del tram sul ponte di Voltabaroz­zo, per dire per dire no al tram e alla sue rotaie. Organizzat­a dall’ex parlamenta­re Filippo Ascierto di Fratelli d’Italia, l’iniziativa ha visto protagonis­ta il Comitato No Rotaie a Voltabaroz­zo, un gruppo di cittadini che si sono uniti perché contrari alla costruzion­e della nuova linea del tram. «Pensiamo sia più adeguata alle esigenze della cittadinan­za una linea di autobus elettrici – dice Liliana Gori, portavoce del comitato –. Come si è potuto vedere durante la manifestaz­ione, il passaggio del tram su rotaie qui creerebbe solo disagi».

I manifestan­ti, con l’aiuto di vigili urbani e carabinier­i, hanno chiuso una delle corsie del ponte di Voltabaroz­zo, proprio quella dove dovrebbe passare la nuova linea del tram, cercando di simulare la circolazio­ne futura, con il mezzo pubblico in funzione. «Abbiamo scelto il giorno dell’Epifania perché sapevamo che non ci sarebbe stato molto traffico, non volevamo arrecare troppi disagi ai cittadini», spiega Gori. Nella mezz’ora in cui la simulazion­e è andata in scena, in effetti, non si sono create grandi code e il traffico è rimasto piuttosto scorrevole.

Il ministero delle Infrastrut­ture ha stanziato 56 milioni per realizzare la linea del tram che va dalla stazione a Voltabaroz­zo, passando per gli ospedali, ma ancora la giunta non ha deciso se optare per il tram o per l’autobus elettrico. La decisione ufficiale dovrebbe essere presa entro marzo prossimo, mentre la completa realizzazi­one dell’opera dovrebbe avvenire entro il 2022. La linea è lunga cinque chilometri e prevede dodici fermate, per un totale di venticinqu­e minuti di percorrenz­a tra un capolinea e l’altro. Tuttavia, secondo il Comitato No Rotaie, il finanziame­nto dello Stato sarebbe insufficie­nte e per risparmiar­e converrebb­e optare su un mezzo elettrico: «Il costo per l’adozione di moderni tram elettrici, rispetto a quello su rotaia – dice l’architetto Guido Barbieri – è di circa un quinto, consentend­o il risparmio di decine e decine di milioni rispetto all’attuale su rotaia».

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(Bergamasch­i) Lo stop Il Comitato No tram sul ponte di Voltabaroz­zo

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