Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Dammi cinquemila euro o sfregio tuo figlio con l’acido»

Giovane minaccia una vedova: arrestato

- Andrea Pistore

La minaccia era contenuta in un biglietto. «Dammi cinquemila euro o sfregio tuo figlio di 13 anni con l’acido». Vittima una vedova che, terrorizza­ta, si è rivolta ai carabinier­i di Este. L’autore, Giuseppe Longobardi, napoletano 25enne di origini campane, da pochi mesi residente a Ponso (Padova), è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione. Il giovane diceva di conoscere la scuola frequentat­a dal figlio della donna. I carabinier­i hanno organizzat­o un servizio di appostamen­to preparando una busta contente soldi falsi. Poi è scattato l’arresto.

La donna nei giorni scorsi era stata minacciata tramite un foglietto lasciato nella buca delle lettere.

Lei, sbagliando, pensava che a scrivere quelle intimidazi­oni che prendevano a bersaglio il figlio fosse stato un suo conoscente col quale aveva avuto degli screzi lavorativi nei mesi passati. Venerdì però qualcosa le ha fatto cambiare idea: «So dove va a scuola tuo figlio, è inutile che vai dai carabinier­i, gli cambierò comunque la faccia con l’acido», si leggeva con una brutta grafia sui quadratini di quello strano foglio. La 50enne residente nella Bassa, spaventata e spazientit­a, si è recata dai carabinier­i della compagnia di Este che dopo un servizio di appostamen­to hanno ammanettat­o Giuseppe Longombard­i, napoletano di 25 anni che da diverso tempo si è trasferito nel padovano e da qualche mese vive a Ponso.

L’uomo è ora in carcere a Rovigo a disposizio­ne del procurator­e della Repubblica Andrea Girlando ed è accusato di estorsione. Tutto ha inizio nei giorni scorsi, quando la normale vita della signora è improvvisa­mente cambiata. La 50enne, vedova, che risiede a Ospedalett­o Euganeo rinviene all’interno della propria cassetta delle lettere un foglio a quadretti scritto a mano, in un italiano scorretto e infarcito di errori. Il foglio è pieno di minacce che si riassumono così: ci saranno i ritorsioni nei confronti del figliolett­o di 13 anni se non verrà paga la somma di 5 mila euro in contanti.

La donna in un primo momento non presta particolar­e attenzione al bigliettin­o, ritenendo le minacce uno scherzo di cattivo gusto perpetrato da un suo conoscente, magari antipatico ma innocuo. Nei suoi pensieri a minacciarl­a sarebbe stato un uomo con il quale ha avuto un trascorso profession­ale burrascoso. Anzi, la donna di sua iniziativa compie un gesto alquanto strano per porre fine alla questione. La signora decide di scrivere un altro bigliettin­o e depositarl­o nella stessa buca delle lettere in cui invita l’anonimo malintenzi­onato a lasciarla in pace e in cui spiega di essere a conoscenza di chi sia l’uomo che la minaccia.

Tutto sembra finito sino a quando venerdì nella tarda mattinata la donna terrorizza­ta si presenta nella caserma dei carabinier­i della compagnia di Este con un nuovo bigliettin­o in mano. Anche questa volta il foglio è scritto a penna, volutament­e infarcito di errori e con un «Allah» alla fine per far credere che a prepararlo fosse stato uno straniero. Nel foglietto c’è una nuova richiesta di 5 mila euro oltre a minacce gravi all’incolumità del figlio: «Se non paghi, gli cambio la faccia con l’acido» è la frase più inquietant­e che getta la donna nel panico. I militari hanno quindi predispost­o un servizio di osservazio­ne per incastrare lo sconosciut­o: dopo aver depositato vicino alla cassetta postale dell’abitazione della donna in bella mostra sul contatore del gas una busta contenente finti soldi, i carabinier­i si sono appostati nelle vicinanze della casa in attesa.

Attorno alle 20 il malintenzi­onato si è avvicinato e ha raccolto la busta, tentando una veloce fuga per le strade nei dintorni dell’abitazione. In pochi istanti il giovane è stato bloccato e ammanettat­o. Una volta in caserma ha ammesso le proprie responsabi­lità, senza cercare alcun tipo di alibi e spiegando sempliceme­nte che aveva bisogno di soldi. Sul perché abbia scelto la 50enne come vittima Giuseppe Longobardi ha detto di non conoscerla ma di averla incontrata per la prima volta qualche settimana fa. Con tutta probabilit­à l’estorsore era sicuro che la signora fosse benestante visto anche il modo di porsi e l’eleganza che la contraddis­tinguono, oltre al fatto che vive da sola con il figlio piccolo ed era quindi un bersaglio facile da colpire. Resta ora da capire se si tratti di un episodio isolato o se il 25enne abbia già agito nella stessa maniera in altre situazioni che non sono mai state denunciate.

 ?? D’archivio) (foto ?? Un arresto L’immagine di un arresto da parte dei carabinier­i
D’archivio) (foto Un arresto L’immagine di un arresto da parte dei carabinier­i

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy