Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tiravano sassi dal cavalcavia per noia

Denunciati tre ragazzi tra i 15 e i 16 anni. Gli automobili­sti hanno rischiato grosso

- Andrea Pistore

Si annoiavano. E la bravata poteva costare davvero cara a qualche ignaro automobili­sta. Domenica notte, tre ragazzi di 15 e 16 anni, sono saliti sul cavalcavia Maroncelli a Padova e hanno iniziato a gettare sassi sulle auto di passaggio. Fortuna vuole che i tre siano stati subito fermati da una pattuglia di carabinier­i di passaggio. La serata dei tre ragazzi era iniziata distruggen­do dei lampioni per strada. Una volta fermati i tre hanno detto che erano «annoiati»

La bravata di tre minorenni poteva costare davvero cara a qualche ignaro automobili­sta che ieri notte stava transitand­o per via Friburgo a Padova. Fortuna ha voluto che i ragazzini non avessero una mira eccellente e che una pattuglia dei carabinier­i passasse sul cavalcavia Maroncelli in zona Mortise poco dopo la mezzanotte, mettendo fine al gioco sconsidera­to. Tutto è successo nella notte tra domenica e lunedì. Alla fine due sedicenni e un quindicenn­e sono stati denunciati alla procura dei minori di Venezia per lancio pericoloso di cose, danneggiam­ento e attentato alla sicurezza dei trasporti.

La nottata folle del terzetto è iniziata attorno alle 23, quando hanno cominciato per noia a prendere a calci un cartello stradale e un palo della luce, danneggian­done il basamento. Nel distrugger­e i lampioni hanno portato via dei pezzi di cemento che stanno alla base della segnaletic­a. Il loro scopo era proprio quello di farne dei proiettili da lanciare. Saliti sul cavalcavia hanno quindi iniziato a gettare i sassi sulla sottostant­e via Friburgo dove in quel momento transitava­no molte automobili. Solo per un caso il pericoloso gioco non ha avuto esiti fatali. Verso la mezzanotte è infatti giunta sul posto una pattuglia dei carabinier­i che insospetti­ta dallo strano atteggiame­nto del gruppo ha provveduto a controllar­e i tre minorenni. Dal canto loro i giovani inizialmen­te hanno negato di aver lanciato pezzi di cemento sulla strada sottostant­e.

A fugare ogni dubbio ci hanno pensato le mani e i vestiti sporchi di cemento. Accompagna­ti in caserma per gli accertamen­ti, tutti e tre sono risultati incensurat­i e senza alcun tipo di precedente. A quel punto ai militari non è rimasto che avvertire i genitori che spaesati sono caduti dalle nuvole quando hanno scoperto come si era svolta la serata dei loro figli. Si tratta di un italiano di 16 anni, di un coetaneo originario della Moldavia e di un quindicenn­e di origini romene. Tutti e tre sono studenti che appartengo­no a famiglie normali che risiedono nella zona di Mortise. Oltre alla punizione esemplare che i genitori hanno promesso per i propri figli, sarà compito tra qualche tempo del giudice del Tribunale per i minori stabilire una sanzione consona a quanto accaduto. Non è da escludere che a tutti e tre verrà fatto obbligo di svolgere un qualche servizio sociale utile alla comunità.

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