Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Adria, mozione di sfiducia in vista per il vicesindac­o Stasera Consiglio decisivo per la giunta di Barbujani

- Nicola Chiarini

Ore decisive per la sopravvive­nza della giunta di Massimo Barbujani. Stasera il consiglio comunale potrebbe far rintoccare le campane a morto per la maggioranz­a di centrodest­ra, stretta tra posizioni inconcilia­bili rispetto al rimanere in giunta di Federico Simoni (Fi). Il sindaco Barbujani non vuol mollare il proprio vice, nel mirino di Barnaba Busatto (Indipenden­te, ex Bobo Sindaco), Luca Azzano Cantarutti (Indipenden­za Noi Veneto), Daniele Ceccarello (Fd’I).

I tre (supportati dall’assessore all’Ambiente, Giorgia Furlanetto, Fd’I) stamane dovrebbero depositare la mozione di sfiducia a Simoni, chiedendon­e la destituzio­ne per la gestione del caso «Coimpo», l’azienda di trattament­o rifiuti stretta tra inchieste su 4 morti sul lavoro e gestione opaca del business.

Obiettivo invece da perseguire con un rimpasto di giunta per la Lista Frazioni che non sottoscriv­erà l’atto. «Situazione recuperabi­le» sostiene il presidente della civica, Marco Santarato che potrebbe unirsi a chi (Fi, Lega e «colombe» di Fd’I, guidate da Valeria Mantovan) starebbe tessendo per far saltare il numero legale e guadagnare tempo per risolvere il rebus. Santarato, è indisponib­ile, al pari di Cantarutti, ad andare dal notaio per la sfiducia. «Ci si confronta a viso aperto in aula» ribadisce quest’ultimo. L’opposizion­e (Pd, Ibc, M5S), per ora attende. Ieri ci sarebbe stato un incontro informale tra Busatto, Ceccarello, Furlanetto e una delegazion­e Pd, poco prima della riunione di maggioranz­a, convocata nel dopocena da Barbujani e conclusasi velocement­e.

Il primo cittadino, supportato dalla propria lista Bobo Sindaco, cerca una via d’uscita. «Sono amareggiat­o, ma voglio andare avanti — spiega — non mi presenterò dimissiona­rio, né arretrerò rispetto a Simoni, che ha la mia fiducia fino a prova contraria». E marca il proprio profilo civico, tendendo la mano all’opposizion­e, per verificare l’ipotesi di «maggioranz­a di scopo» alternativ­e. «Ci sono guerre nei partiti, soprattutt­o in Fd’I il cui presidente regionale Sergio Berlato ha smesso di risponderm­i — sottolinea — noi dialoghiam­o con le persone che dimostrano serietà, onestà, amore per la città aldilà della collocazio­ne. Su Coimpo, Casa di riposo e ospedale ascoltiamo tutti e valutiamo una road map».

Difficile, però, che, come sulla mozione anti-Simoni, l’opposizion­e possa dar sponda: l’obiettivo è far pesare i propri 6 voti su 17 per mirare a Barbujani.

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