Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Guerra nel rugby, Costato replica a Zambelli «Io ho rispetto per lui, faccia altrettanto con me»
L’anima storica della «Monti Junior» risponde al patron dimissionario dei Bersaglieri
«Non commento. Io non complotto contro nessuno e, come ho già dichiarato, rispetto tutti compreso il commendator Zambelli e vorrei altrettanto essere rispettato». Non si dilunga molto il professor Luigi Costato. Lui assieme ai vertici della «Monti» (la società del rugby giovanile) è stato attaccato dall’ormai ex presidente della FemiCz Rugby Rovigo Delta, Francesco Zambelli.
«Il Comune assieme alla Monti sta assumendo un atteggiamento poco corretto, nei miei confronti, lasciando presagire un progetto che mi vuole fuori dal “Battaglini” e dal rugby». Parole come pietre pronunciate mercoledì mattina da Zambelli in sede di dimissioni e che lasciano pensare a una sorta di complotto dei vertici della società giovanile Monti Junior col Comune. Ma il punto di riferimento storico che opera assieme al resto del direttivo della «Monti», il professor Luigi Costato, non risponde alle accuse del patron rossoblù.
Le dimissioni di Zambelli sono state innescate dalla polemica sulle condizioni fatiscenti della vecchia palestra dove si allenano i vicecampioni d’Italia. La società della prima squadra aveva segnalato buche e pavimento sollevato nella vecchia palestra in attesa della consegna da parte del Comune di quella nuova sotto la tribuna «Quaglio» delo stadio «Battaglini». Nuova struttura però per la quale Palazzo Nodari è in ritardo nella consegna, annunciata ora per fine mese. L’assessore comunale allo Sport, Luigi Paulon aveva dichiarato i danni in palestra essere colpa dei Bersaglieri «che non avevano usato protezioni». Come prova Paulon aveva anche mostrato un video in cui il terza linea Andrea De Marchi si allenava con un bilanciere lanciandolo poi a terra. «Guardate come getta il peso a terra, senza pedana o protezioni sotto» aveva accusato Paulon poi smentito dalla società che aveva mostrato come il pavimento fosse ben protetto in quella zona.
Critiche all’assessore dal gruppo «Bachelet», in una nota: «Se c’erano valutazioni da fare sull’uso scorretto degli impianti, tutto da dimostrare tenuto conto che il video segnalato dall’assessore Paulon lo sconfessa, dette valutazioni dovevano essere condivise nei modi e nelle sedi opportune”.
Nuove e vecchie diatribe hanno così portato Zambelli a dimettersi. Il suo successore Nicola Azzi resterà in carica sino a fine stagione. Stamattina Azzi con l’ex patron sono andati a salutare i giocatori e ad annunciare ufficialmente il cambio ai vertici. «A noi tutti dispiace per Zambelli a cui va il grazie di tutta la squadra — racconta il capitano dei Bersaglieri, Edoardo Ruffolo — Siamo contenti che Azzi sia il nuovo presidente. Ora dobbiamo solo continuare ad allenarci e pensare al campo per il bene della città».