Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Andy canta Bowie Danza e arte nel segno di un mito
L’artista e musicista, cofondatore dei Bluevertigo, porta a Mestre e San Donà lo spettacolo dedicato al «Duca Bianco». «Lo incrociai nel backstage di Lucca, aveva un’energia che muoveva le pareti. Nello show ci saranno danza ed estetica»
«Sarà un David Bowie Show, una nostra rivisitazione di parte del suo repertorio e delle sue hit principali». L’artista e musicista (cofondatore dei Bluvertigo) Andrea Fumagalli, per tutti solo Andy Fluon, porterà sul palco lo spettacolo Andy & White Dukes in due date venete, il 2 febbraio al teatro Corso di Mestre (ore 21.15, www.dalvivoeventi.it) e il 16 dello stesso mese al teatro Astra di San Donà di Piave, Venezia (ore 21, info www.teatrometropolitanoastra.it).
L’intento dello spettacolo è quello di fare un tributo filologico a David Bowie?
«Non ho costruito uno spettacolo per emulare Bowie. È una mia visione. Anche i cambi di abito durante il live fanno parte del mio guardaroba, non di quello del Duca Bianco. Per me è l’occasione di mettermi davanti, di fare il cantante secondo il suo repertorio, un’occasione di ulteriore ricerca che mi spinge verso cose che non ho ancora sperimentato». Come è stata studiata la scaletta?
«In ordine sparso. L’inizio del concerto è “Station to station” perché in quell’album c’è il punto di intersezione delle sue anime musicali. Poi ci sono canzoni di “Let’s dance” e le hit principali: ho scelto le canzoni come fossero i colori di una tavolozza: li utilizzo per dipingere uno dei suoi quadri».
Nello spettacolo trova spazio anche la danza. Come si inserisce? «La danza è un elemento molto distaccante. Vuole togliere l’attenzione dal concerto vero e proprio. Uno degli interventi ad esempio è Life on Mars?». Ha mai conosciuto Bowie? «Ci siamo sfiorati con i Bluvertigo al Lucca Summer Fe-