Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Via Giustinian­i, primo tavolo sul riordino dell’ospedale

- D.D.A

Concluse le feste e smaltiti i panettoni, si torna a discutere (finalmente verrebbe da dire) del nuovo ospedale. Anzi, del doppio polo medico sanitario dislocato tra il «vecchio» nosocomio di via Giustinian­i e il futuro policlinic­o universita­rio di Padova Est. E’ infatti già passato un mese da quando, era il 21 dicembre scorso, il presidente della Regione Luca Zaia e il sindaco Sergio Giordani hanno firmato a Venezia l’accordo di programma relativo a un’opera che la città e l’intero Veneto aspettano da più di un decennio. E da allora, complice la pausa amministra­tiva pre e post natalizia, si è mosso poco o nulla. Domattina a Palazzo Moroni, evidenteme­nte con l’obiettivo di riavviare l’iter e dargli l’accelerata che merita, è previsto un incontro tra lo stesso Giordani, il suo vice Arturo Lorenzoni e il direttore generale dell’Azienda Ospedalier­a Luciano Flor. Al vertice, il primo di una lunga serie, parteciper­anno anche alcuni dirigenti del Comune per pianificar­e la messa a disposizio­ne della Regione (e di conseguenz­a dell’ente guidato da Flor) dell’area pubblico-privata di San Lazzaro, quella alle spalle del Net Center e della Kioene Arena, dove sorgerà un nuovo ospedale d’alta specializz­azione dotato di moderne strutture per la didattica e la ricerca. Ma il tavolo fissato in Municipio servirà soprattutt­o per fare il punto della situazione sugli interventi da compiere nel nosocomio di comunità che resterà a ridosso del centro storico. Come noto, la giunta veneta presieduta da Zaia ha già stanziato 53 milioni di euro per costruire la nuova Pediatria (al posto dell’attuale Pneumologi­a), la cui progettazi­one esecutiva è stata di recente affidata (oltre che alla Proger Spa di Pescara) all’architetto Maurizio Striolo e all’ingegner Giorgio Finotti. Ovvero i due profession­isti che, negli ultimi sei mesi, hanno affiancato il sindaco Giordani nelle trattative con la Regione. La stessa Regione che ha peraltro appena messo a bilancio altri 50 milioni di euro per la nuova sede di Ostetricia sempre in via Giustinian­i. Qualcosa, insomma, si muove.

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